3 Luglio 2014

Colori, vitalità e amicizia, ecco gli ingredienti della festa degli oratori 2014 – Video


La cattedrale di Prato, se pur grande, non riusciva a contenerli tutti. Oltre un migliaio i bambini che hanno invaso questa mattina il Duomo e la sua piazza per la festa degli oratori 2014. Un tappeto di magliette e cappelli colorati provenienti da tutte le parti della diocesi. A gruppi, accompagnati dai loro animatori, i bambini hanno preso parte ai giochi che erano stati preparati per loro da uno “staff” tecnico speciale; tutte le parrocchie infatti hanno dato una mano. Al centro del gioco una serie di parole – perdono, meditazione, rielaborazione, scelta, solo per citarne alcune – su cui ognuno era chiamato a riflettere. Oltre alle attività protagonisti della mattinata anche musica, canti e balli; l’animazione è stata curata dagli oratori di Chiesanuova-San Giovanni Bosco, San Paolo e Tobbiana. «E’ un momento utile per condividere un’esperienza insieme a tutte le parrocchie. Si gioca e ci si diverte tutti insieme», afferma un giovane animatore del Soccorso. Anche don Alessio Santini, responsabile della pastorale giovanile diocesana è soddisfatto dell’evento: « siamo nel fulcro di Prato e questo scenario è significativo perché così tutta la città può ammirare questo spettacolo, i colori ,al vitalità, la gioia dei bambini dei nostri oratori». Dopo i giochi tutti si sono spostati dentro il Duomo per ascoltare le parole del vescovo Agostinelli, che ha voluto fortemente che la festa si svolgesse anche quest’anno nel cuore della città. Il presule pratese prima di tutto ha ringraziato gli animatori per il loro prezioso contributo. Subito dopo, sulla scia delle parole di un passo del vangelo di Matteo (“io sarò sempre con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”), ha detto: «il tema dell’oratorio di questa estate era “Fuori di tenda” e la tenda rappresenta la nostra chiesa, dove ci incontriamo ma dove non possiamo dimorare. Il nostro compito è di andare verso gli altri, verso gli amici che se ne stanno in disparte, e annunciare loro Gesù». «Gesù è il nostro amico – ha proseguito – che dà conferma ai nostri sogni, non li banalizza, ma al contrario li realizza». Buona strada è stato l’augurio finale di mons. Agostinelli. E i bambini non se lo sono fatto ripetere due volte: all’uscita dalla chiesa, armati di sacchi neri, hanno ripulito loro stessi la piazza. Il messaggio della mattina è già stato messo in pratica.

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