19 Luglio 2014

I senegalesi in dialogo con la città, prove di convivenza al giardino Buonamici


Quale migliore occasione  per parlare di accoglienza e integrazione  se non quella del ramadan?  Durante il mese di digiuno praticato dai fedeli islamici, i senegalesi di Prato hanno organizzato una grande Festa della convivenza, che si è svolta ieri sera al giardino Buonamici subito dopo aver celebrato l’occasione con una preghiera collettiva.  Nella cornice dello spazio verde della Provincia, L’Associazione dei senegalesi di cui fanno parte circa 350 persone, ha colorato il cuore della città con l’allegria e i colori dei piatti tipici del paese africano.  Alla cena, seguita da un dibattito sul tema “Intercultura, solidarietà e integrazione tra cittadini che convivono sullo stesso territorio”,  hanno partecipato anche l’imam Elzir Ezzedine, presidente dell’unione delle comunità islamiche in Italia, e don Santino Brunetti, vicario episcopale per gli immigrati.

Non solo senegalesi alla festa del Ramadan. La presenza di numerosi italiani alla serata è un segnale forte della volontà reciproca di conoscersi e la prima tappa di un percorso di accoglienza, che è stato illustrato dal vicesindaco di Prato Simone Faggi,  presente anche lui all’iniziativa. “Iniziative come questa sono l’esempio delle relazioni che in città si sono instaurate – ha commentato Faggi –  ma momenti di incontro della città vanno ricercati anche nella scuola, nella necessità che la nostra scuola sia inclusiva e aperta al diverso; nel mondo del lavoro e infine, nella cultura, attraverso serate come questa, che garantiscono possibilità di confronto e dialogo”.

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