Dimenticate i luoghi comuni sui tedeschi: quando gioca la Germania mettono da parte il rigore e si abbandonano al tifo più sfrenato. D’altronde le scene di festa viste ieri sera con i propri occhi dal pratese Cristian Del Campo (che vive a Berlino per un dottorato) non lasciano spazio a dubbi. L’incredibile successo per 7-1 sul Brasile nella semifinale della Coppa del Mondo, ha mandato tutti i tifosi tedeschi al settimo cielo. “Ho visto la gara in casa assieme ad un gruppo di ragazzi tedeschi – racconta Del Campo – Ad ogni gol andavano fuori dalla finestra ad urlare e nel vicinato c’era chi sparava petardi. Sull’1-0 erano tutti felici, al quarto gol in pochi minuti sono diventati quasi increduli. Alla settima rete tutti faticavano a credere ai loro occhi. Dopo la partita, poi, si sono riversati tutti per strada: gente con le bandiere, o che indossavano le magliette della nazionale e gli immancabili clacson festanti delle automobili”.
Non è mancato un pizzico d’Italia nei festeggiamenti a Berlino. “Cantavano tutti Modugno – continua Cristian – ma al posto della parola Volare, mettevano quella di “Finale”, per inneggiare alla conquista dell’atto conclusivo della Coppa del Mondo”. In tanti hanno visto la partita dal maxischermo posizionato vicino alla Porta di Brandeburgo, oppure in pub e locali. “Qualche gestore si è rovinato – ironizza Del Campo – prima della partita hanno promesso di offrire a tutti uno shottino ad ogni gol della Germania. Nessuno si sarebbe mai immaginato che Klose e compagni di reti ne avrebbero fatte sette”.
A fare da contraltare alla gioia dei tedeschi, c’è la delusione dei brasiliani. Questo è il racconto della gara di ieri sera di Fabio Oliveira, pratese, ma originario del Brasile. “Ho visto la semifinale a Firenze in un pub vicino il Duomo dove c’erano radunati tanti brasiliani – racconta – Non ci aspettavamo una simile sconfitta. Eravamo più forti, ma dopo il primo gol si sono bloccati, hanno avuto paura. E’ vero mancava Neymar, ma soprattutto Thiago Silva, giocatore troppo importante per la nostra difesa. Ci siamo rimasti male, credevamo davvero di potere vincere il mondiale”.
Stefano De Biase
