3 Luglio 2014

La burocrazia legata allo spostamento di un cavo dell’alta tensione blocca l’ampliamento della Bofrost a Montemurlo e le 20 assunzioni conseguenti


Il lavoro non manca e la Bofrost ha deciso di ampliare la propria sede a Montemurlo, lungo la Nuova Montalese. Peccato però che come sempre la burocrazia ci si metta di mezzo e così nonostante la voglia di investire da parte dei privati c’è sempre da attendere a discapito anche delle nuove assunzioni in ponte. La Bofrost infatti vorrebbe scommettere sul territorio montemurlese, assicurando 20 nuovi posti di lavoro, ma tutto è bloccato a causa di un cavo dell’alta tensione. Per spostarlo servono i pareri di sei enti. E se il via libera del Comune di Montemurlo è già arrivato, manca ancora quello dell’Enac, delle servitù militari, Regione, Provincia e Idrocarburi. “Non è possibile – spiega il sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini – che la burocrazia blocchi sempre tutto e che si impieghino mesi per rilasciare delle autorizzazioni. E’ un problema che si è già presentato in passato con la Tessitura Italia e l’Ecocentro. Il governo deve intervenire per semplificare la situazione”.

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