È considerato uno dei padri della musica in America Latina. È il gesuita pratese Domenico Zipoli (1688 – 1726), il grande musicista riscoperto negli ultimi decenni grazie a incredibili ritrovamenti di spartiti e documenti in numerose biblioteche di quello sterminato continente.
Ieri sera il suo “dramma” San Ignacio” è andato in scena nel duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze, nell’ambito della prestigiosa rassegna “O Flos Colende”, promossa dall’Opera del Duomo di Firenze (leggi l’articolo).
Il concerto-spettacolo, contrariamente al programma, è stato allestito all’interno della cattedrale, in segno di rispetto per il lutto cittadino proclamato dalla città per le due persone morte alle Cascine.
Dopo il suggestivo “San Ignacio” è stato eseguito il bellissimo “Gloria” composto da Zipoli per la Messa dedicata al fondatore della Compagnia di Gesù. Un brano, quest’ultimo, particolarmente amato da Papa Francesco, grande estimatore del compositore pratese suo confratello.
Una serata fiorentina, quella di ieri sera, all’insegna della pratesità: pratese il “protagonista” Domenico Zipoli, pratese il curatore – il maestro organista e musicologo Gabriele Giacomelli – e pratese anche il presidente dell’Opera del Duomo, Franco Lucchesi, fratello di Tonino, già vicesindaco di Prato e ex presidente dell’Unione Industriale.
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