17 Agosto 2014

La gelosia alla base dell’omicidio-suicidio del lago di Bilancino: il dolore degli amici sulla pagina facebook di Jennifer


È con tutta probabilità la gelosia il movente che ha spinto Daniele Baiano, un artigiano di 34 anni, a uccidere con la sua auto nei pressi del lago di Bilancino l’amica Jennifer Miccio, 30enne di Vernio con un figlio di appena nove anni. Dopo aver raccolto le testimonianze di amici e parenti, gli inquirenti credono che Baiano per questa motivazione avrebbe investito volontariamente, con la parte posteriore della sua Fiat Punto grigia, intorno alle cinque del mattino di ieri la donna, che in vallata viveva con il figlio e un compagno.
Secondo i racconti, Daniele e Jennifer erano solo amici, ma non è escluso che tra i due ci fosse un flirt, che poi avrebbe causato il litigio nel locale “Bahia”, sulle sponde del lago, molto frequentato anche dai giovani pratesi. Fino al tragico epilogo di sabato mattina.
Un omicidio seguito subito dopo dal suicidio dello stesso Daniele Baiano, trovato impiccato con un cavo alle 11:30 di ieri nel laboratorio di Terrigoli dove lavorava come artigiano.
Tanti i messaggi di affetto e cordoglio sulla pagina facebook di Jennifer: “Ciao Jennifer ti ricorderò sempre come una ragazza solare e piena di vita e soprattutto per la passione che accomunava per gli animali (Jennifer aveva in casa un cane corso, al quale era molto affezionata, ndr)”, “Oggi la prima cosa che ho letto su FB .. Che era stata trovata una ragazza morta di Vernio… Dopo un’ora ho saputo che eri tu … Non ci volevo credere, mi si sono riempiti gli occhi di lacrime e tutt’ora che scrivo mi si riempiono ancora… Cara jennifer non riesco a distogliere il pensiero di te e della cosa terribile e assurda che ti è capitata… Piccola quanto mi dispiace e quanto ho nel cuore te e la tua famiglia”, “Non ho parole per descrivere il dolore… voglio ricordarti sempre con il sorriso sulle labbra..un mega abbraccio forte amica mia” sono solo alcuni dei commenti lasciati dai tanti amici della vittima. Grande il dolore a Vernio, dove il compagno della donna gestiva un bar.

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