19 Settembre 2014

Coop al Parco Prato apre il 1° novembre per la prima volta nella storia: sindacati e lavoratori si spaccano. Vanni: “Caso speciale, rispettiamo le feste”


C’è dissenso tra i lavoratori della Coop del Parco Prato per l’apertura straordinaria del primo novembre: per la prima volta in un giorno di festività il supermercato di via delle Pleiadi terrà il bandone alzato per i suoi clienti. Inoltre, secondo il calendario, verranno mantenute invariate le aperture del 9 e del 23 novembre – seconda e quarta domenica del mese – aggiungendo poi domenica 30 novembre, la prima del periodo di aperture natalizie. Proprio da questo nasce la polemica della Cgil, che non ci sta, a fronte delle normali due festività di lavoro, a far lavorare i suoi iscritti tra gli scaffali e dietro alle casse per quattro giorni di festa in un mese. In particolare, i lavoratori si lamentano proprio per l’apertura del primo novembre: “Prima di tutto abbiamo saputo molto tardi di questa decisione – ci dice una dipendente della Coop di via delle Pleiadi – e da mamma e da lavoratrice non posso non dire che questa situazione sia pesante. Non posso negare di essere contenta di avere un lavoro sicuro, cosa che purtroppo adesso è rara, ma non ci possiamo dimenticare di avere una vita al di fuori”; “Non mi lamento per qualche domenica in più di lavoro – aggiunge un suo collega – ma le festività come il primo novembre sono importanti, per stare con la famiglia e gli amici. Le feste sono sacre e dispiace passarle a lavoro”. Ferma la posizione della Cgil: “Le festività identificano un popolo – sono le parole di Fulvio Menaboi, Rsu Cgil –  ma vediamo che con mille scuse gradualmente ci vengono tolte. I lavoratori non disdegnano il lavoro, ma non si può rovinarsi per portarlo a termine: da novembre a inizio gennaio 2015 in pratica la Coop sarà aperta tutte le domeniche, ad eccezione del 2 e del 16 novembre. Mi sembra un tantino troppo rispetto alle solite due domeniche mensili”.
Di fronte alla presa di posizione del sindacato – che comunque resta spaccato, con Andrea Betti della Cisl che sottolinea come la posizione dei lavoratori Coop non sia omogenea e pensa sia più giusto far decidere a loro stessi, perché in molti hanno bisogno di lavorare – ci pensa proprio la dirigenza di UniCoop Firenze a chiarire la questione: “È stato montato un caso e molte preoccupazioni sul nulla – dice Claudio Vanni, responsabile delle relazioni esterne di UniCoop – perché la situazione resta quella di sempre. Saremo aperti le sole due domeniche previste e per tutti i fine settimana delle festività natalizie, come sempre accade e come è previsto. Il primo novembre è sabato e, con la chiusura di domenica 2 novembre non ci possiamo permettere di restare chiusi anche il giorno prima: non è solo una questione commerciale, ma anche di rispetto nei confronti dei nostri soci. A parte questo, che rappresenta un caso isolato, sottolineo che, passate le feste di Natale, tutto tornerà come prima, con il calendario consueto e le festività che saranno effettivamente rispettate”.

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luca
luca
9 anni fa

… Un mortorio…:-)

ahlam
ahlam
9 anni fa

Fantastic

stefania
stefania
9 anni fa

Vergogna, il rispetto non esiste più davvero. Io ammiro la Coop per come si è sempre comportata, ma se aprirà per queste feste non ci andrò’ più.
Per guadagnare uno stipendio giusto non si deve lavorare la domenica. Quando staranno insieme le famiglie?
Insegnamo ai nostri figli il rispetto, ce lo ritroveremo.

lavoratore
lavoratore
9 anni fa

Diciamoci la verità, i valori si stanno perdendo a pezzi. tutta ruota sotto l’aspetto commerciale e sul rispetto ai consumatori, permettere ai consumatori la spesa con degli orari sempre più lunghi, permettere al consumatore una spesa più agevole, permettere al consumatore di avere tanta scelta e molti sprechi, permettere al consumatore di consumare anche quando non vuole consumare. Ma il rispetto per chi da un servizio non indispensabile nelle giornate Domenicali e Festive e alle proprie famiglie che si vedono sempre più forzatamente divise, chi ci pensa e chi ci rispetta veramente ? I politici, il clero, il sindacato, la società in generale ? Di questo passo non avremmo più momenti per riflettere e ci faremo inghiottire dalla logica degli stati uniti. Lavorare per morire e non per vivere, per i più fortunati e morire senza lavoro per quelli sfortunati. Ma che società stiamo creando ?

Aziz
Aziz
9 anni fa

Pecunia non olet,cari romantici compagni che credete ancora nelle cooperative

Agostino
Agostino
9 anni fa

Il rispetto dei soci,quelli veri e non quelli di carta , caro sig. Vanni si attua tenendo chiuso per le Feste comandate.Ci piangiamo addosso per le usanze che introducono gli stranieri e siamo i primi a incrinare le nostre. Sappiate che se continuate su questa strada vi restituiró la tessera di socio e riprenderó il denaro che ho messo a disposizione della cooperativa. E non scherzo,gli ideali non sono merce di scambio.

Luigi Galardi
Luigi Galardi
9 anni fa

Rispetto ai soci un paio di zeri! L’Esselunga apre sempre e così farà la COOP ! Si tratta di mero business. E buttano nel cesso tutti i principi del valore dell’essere umano, della cooperazione. Meno male che si vogliono distinguere. Il lavoro è sacro, ci mancherebbe, e, proprio per questo, siccome è la cosa più importante ( più della Religione, più della famiglie e tutto il resto ), tutti devono lavorare la domanica. Anche banche, Scuole e uffici e servizi pubblici. Voglio vedere dopo!

Giulia
Giulia
9 anni fa

Sono una socia Coop molto delusa. Il “no” alle aperture festive è una nostra bandiera, poi iniziano le eccezioni. Se i dirigenti dell’Unicoop Firenze fossero coerenti, il primo novembre terrebbero chiuso.

stefania
stefania
9 anni fa

Aziz, invece sfoggiare frasi fatte in latino, che ormai non impressionano piu’ nessuno, che sicuramente persone cosi’ la domenica vanno a girare per i supermercati perche’ non sanno apprezzare un tramonto un paese arroccato su una collina, una chiesa a ridosso del mare. Le famiglie vere invece fanno questo.
Le feste vanno rispettate siano religiose o laiche, da parte di tutti, a meno che ci siano esigenze di un servizio 24h. Ma questi vanno a rotazione ed hanno il loro tempo libero lo stesso.
Spero che ci ripensino comunque.

emanuele
emanuele
9 anni fa

Concordo con Giulia. Anche io sono un socio Coop che ha sempre apprezzato la politica di moderazione nelle aperture festive. Affermare che due giorni di chiusura consecutivi sarebbero dannosi per i soci sa proprio di scusa.

matteo
matteo
9 anni fa

Alla Coop della festa di Tutti i Santi – anche se negli ultimi anni hanno iniziato a strizzare l’occhio a vescovi e preti – gliene interessa davvero poco. Vorrò vedere cosa faranno quando a cadere di sabato saranno il 25 aprile o il primo maggio…

Roberto
Roberto
9 anni fa

Io vado all’Esselunga: almeno loro non hanno ipocrisie

Gallonero
Gallonero
9 anni fa

Se si stesse tutti a casa dopo un mese che un ci va nessuno col cavolo che riaprirebbero la domenica.invece ci si lamenta e poi si va…

emanuele
emanuele
9 anni fa

Son d’accordo con Gallonero. Perché non ci mobilitiamo? Il primo di novembre boicottiamo la Coop (e ovviamente gli altri supermercati)!

Agostino
Agostino
9 anni fa

É una vita che boicotto tutti i tipi di negozio la domenica e feste comandate.Non è una questione di vita o di morte acquistare la mortadella il lunedi. È solo una questione di neuroni: si hanno oppure no.

maxcomte.
maxcomte.
9 anni fa

Ma che siamo diventati??caro vanni riguardati la bandiera appesa nella saletta soci al parco prato!!! E poi guardati allo specchio!!!

Maria
Maria
9 anni fa

Non è colpa dei centri commerciali o dei negozi che aprono la domenica o le festività. E colpa di una massa di…che anche per Natale non ha di meglio da fare che infilarsi in un centro commerciale a guardare vetrine. Basterebbe che la gente non ci andasse e i negozi non avrebbero motivo di aprire. E per favore non raccontatemi che manca il tempo. Eppure prima si lavorava 12 ore e il tempo c’era per andare a fare shopping e c’erano anche i soldi. Mica come adesso che di tempo ne avanza anche troppo. Sono i soldi che mancano.

Paolo
Paolo
9 anni fa

Sono socio Coop e ho sempre pensato che il “nostro” supermercato fosse davvero diverso. Di fronte a queste decisioni dell’attuale dirigenza, inizio ad avere dei dubbi

matteo
matteo
9 anni fa

Per credere che la Coop è davvero differente ci vorrebbe più coerenza da parte dei suoi dirigenti.

STEFANO PICCOLINI
STEFANO PICCOLINI
9 anni fa

Egregio Dott. Vanni credo e spero che molti dei soci abbiano più rispetto del lavoro e dei lavoratori, di certi dirigenti e sindacalisti della cosiddetta cooperativa. Si può rimanere una potenza economica anche salvando certi valori, educando, trasmettendo e condividendo messaggi che con siano una corsa al ribasso dei diritti dei lavoratori e della cultura della società. Essere differenti è possibile, ci creda, e abbiate coraggio.

massimo
massimo
9 anni fa

cari dirigenti e cari sindacalisti avete ragione, tanto ci saranno sempre ragazzi da sfruttare, lavoratori che hanno “bisogno”, dipendenti a cui si fanno richieste “che non si possono rifiutare” e una massa di consumatori ignoranti creati anche da gente come voi, pronti a correre anche la notte di Natale…