7 Settembre 2014

Oggi l’inaugurazione della nuova Coop a Vaiano, ma è polemica. La lista Vaianesi: “Queste le nostre preoccupazioni”


“Oggi viene inaugurata la nuova Coop di Vaiano. Bene, soprattutto per i nostri concittadini che ci lavoreranno e per le loro famiglie.
Senza affrontare i temi della crisi del commercio, dei piccoli negozi e del depauperamento dei centri storici, grandi o piccoli che siano, vogliamo farci portavoce dei dubbi che da più parti si sono sollevati a Vaiano in questa fine di estate e che sono legati a urbanistica, sicurezza e viabilità. Cerchiamo di fare chiarezza. Il nuovo centro commerciale in via dell’Argine ha preso il posto di una azienda tessile che, come molte altre purtroppo, ha chiuso i battenti: proprietario del nuovo immobile è Unicoop, che l’affitta alla Coop Bisenzio Ombrone. Unicoop tratta e porta a termine alcuni acquisti di terreni sul retro di via dell’Officina, strada privata: a mediare tra Unicoop e proprietari dei terreni stessi è il Comune di Vaiano con i suoi più alti rappresentanti. Capiremmo se l’opera fosse pubblica, così ci sembra un po’ più strano, anche perché qualcuno potrebbe aver avuto timore di espropri, ma andiamo avanti. La nuova Coop ha un solo ingresso per il parcheggio, su via dell’Argine, a senso unico. Per uscire si deve passare in auto da via dell’Officina, che è privata (ma con diritto di passo pubblico) ed è stata asfaltata e dotata di fogne dai proprietari molti anni fa. Ci sono aziende tessili e un’officina, non ci sono marciapiedi, non c’è segnaletica (né orizzontale né verticale), non c’è illuminazione, c’è movimento di mezzi pesanti con carico e scarico merci (camion, furgoni, bilici, muletti) durante i giorni di lavoro. Chi entra in auto per andare alla Coop esce percorrendo una strada insicura e pericolosa per chi ci passa e per chi ci lavora. In caso di incidente chi si prende la colpa? Le aziende hanno già abbastanza problemi per sopravvivere alla crisi, ci mancherebbe anche qualche processo o qualche causa intentata contro di loro. Com’è possibile una cosa del genere? Presto detto: alla fine di via dell’Officina la Coop ha realizzato, come onere chiesto dal Comune, una ventina di parcheggi a servizio dello stadio Comunale, che in linea d’aria è a pochi metri ma che in realtà è molto più in alto del parcheggio e raggiungibile solo tramite una scala per arrivare alla quale bisogna passare davanti alla Coop (un po’ come capita all’autogrill, che per andare in bagno devi passare accanto ai prosciutti) e risalire sulla 325 in un punto in cui è molto più vicino il parcheggio abituale dei tifosi (ahinoi pochi) della Vaianese Impavida, ovvero piazza dei donatori di sangue. Con questo escamotage “di pubblico interesse” sostenuto dal Comune di Vaiano la Coop si è aperta il varco in via dell’Officina procedendo agli acquisti dei terreni limitrofi e facendosi carico dei costi del parcheggio. Sulla legalità lasciamo che ad esprimersi siano gli avvocati che qualcuno potrebbe aver già contattato: non abbiamo motivo di dubitare che ognuno abbia fatto le proprie mosse in coscienza e sicuro di rispettare la legge. Ma sul confine molto labile tra interesse pubblico e interesse privato e sulle ingerenze di alcuni soggetti privati in fatti che riguardano l’Amministrazione Comunale e quindi tutti i cittadini lasciateci dubitare. Sbagliamo? Forse, ma se la cosa è normale chi ci spiega perché in questi giorni in tutta la zona di via dell’Argine è stata completamente rifatta la segnaletica ma le immacolate strisce bianche finiscono dove inizia via dell’Officina e ricominciano dove questa finisce? Ultima domanda provocatoria: negli ultimi due mesi asfalto nuovo in tante vie (molto bene…) e di conseguenza nuova segnaletica. Perché alla nuova Coop si trova il modo di fare un doppio senso in una strada privata, mentre sulla 325 in direzione Prato, davanti ad un altro supermercato, è stato imposto il divieto di svolta a sinistra per entrare al parcheggio, con il supermercato raggiungibile quindi solo provenendo da Gabolana, dimezzando di fatto i potenziali clienti? La sicurezza stradale ‘viaggia’ da una a due corsie nel giro di 300 metri (la distanza tra la nuova Coop e il supermercato concorrente)?”.

Lista Vaianesi

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pisolino
pisolino
9 anni fa

Se cui sono delle irregolarità dovranno essere corrette, altrimenti sono solo discorsi.

luana
luana
9 anni fa

siete invidiosi,non siete in grado d’aprire neanche un banchettino per i cocomeri!

Primo
Primo
9 anni fa

Ma a me mi sembra abbiano fatto un gran bel lavoro se poi ci sono delle irregolarità ci penseranno i proprietari della strada privata, x quanto riguarda la svolta a sinistra x entrare al Penni chi viene da Vaiano può passare dalla strada di sotto oppure alla rotonda torna indietro mi sembra anche più sicuro x chi circola su tali strade.

natascia
natascia
9 anni fa

Vogliamo andare a vedere in che stato sono le case sopra la coop?

Cianchino
Cianchino
9 anni fa

La coop per usare quella strada avrà sicuramente un documento che attesti l’uso del passo non credo che siano degli sprovveduti fino a quel punto, e dal momento che ha diritto di passo può farci passare chi gli pare….. oppure no …..gli altri proprietari della strada che fino ad oggi hanno fatto gli affari sua si dovranno mettere l’animo in pace e far passare i clienti coop. Chi ha scritto l’articolo magari pensando ad altro non si è nemmeno accorto che il marciapiede c’è

Pippo
Pippo
9 anni fa

Cara luana non aprono neppure un banco di cocomeri ma almeno non fanno deficit di bilancio. Guarda quelli della coop bisenzio ombrone.
Primo al penny dalla strada di sotto, via buricchi non si puo entrare c’è il divieto. E la rotonda distante 500mt non mi sembra concorrenza leale.

claudia 75
claudia 75
9 anni fa

loro se ne fregano dei piccoli negozi sono stati i primi a creare gli IPERCOOP, ma la loro è un’altra storia

Matteo Grazzini
Matteo Grazzini
9 anni fa

“gli altri proprietari della strada che fino ad oggi hanno fatto gli affari sua si dovranno mettere l’animo in pace e far passare i clienti coop”.
Magari evitando di lavorare, di scaricare pezze e casse di filato, spostando i camion e inchinandosi al passaggio con riverenza, scusandosi se provano a sopravvivere facendo filato…
Di marciapiede ce n’è uno, largo meno di un metro e che non arriva neanche a fine strada, basta guardare la foto.