24 Settembre 2014

Tassa sui rifiuti, il Comune pensa alla riscossione porta a porta nelle aziende cinesi per arginare l’evasione


L’evasione della Tari, la tassa sui rifiuti, è dilagante in città ormai da anni. Ed è ormai assodato il fatto che buona parte dei mancati pagamenti arriva dalle aziende cinesi. Per arginare questo fenomeno il Comune di Prato sta correndo ai ripari e assieme ad Asm sta predisponendo un nuovo piano per incrementare la riscossione della tassa. Un’idea al vaglio degli assessorati all’ambiente e al bilancio è quella di attuare la riscossione porta a porta delle bollette nelle aziende orientali, soprattutto nei Macrolotti. Il Comune vorrebbe inviare del personale qualificato, sulla stessa falsariga dei nuovi ispettori dell’Asl, nelle aziende cinesi comunicando loro che la bolletta dei rifiuti sta per scadere e che c’è la possibilità di pagarla sul momento attraverso l’utilizzo del bancomat. “Dovremmo dotare di Pos i nostri incaricati – spiega il vicesindaco Faggi – e inviare nelle aziende personale che parla bene cinese. Sappiamo che dobbiamo fare in fretta perchè la questione è importante per il bilancio. Dobbiamo capire quali sono le modalità di riscossione migliori”.
L’idea piace anche all’assessore al bilancio, Monia Faltoni: “I cinesi sono abituati alla riscossione porta a porta – spiega – Loro pagano quando si sentono in pericolo economico o sentono parlare di pignoramenti. Dobbiamo capire però dal punto di vista legislativo se questo tipo di riscossione è consentito”.

Intanto il vicesindaco Faggi annuncia che il Comune “sta cercando di potenziare i rapporti con le aziende cinesi”. Proprio in questa ottica ha preso contatto con il responsabile orientale per l’Europa di “We Chat”, il servizio di comunicazione attraverso messaggi di testo e vocali per dispositivi portatili molto in voga nella comunità cinese. Lo scopo è quello di “trovare un canale per trasmette le informazioni pure agli orientali”.

 Stefano De Biase

 

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Enrico
Enrico
9 anni fa

immagino che al momento che busseranno alla porta (e non apriranno), gli ispettori controllino i vari abusi edilizi e varie irregolarità….
Questa amministrazione “sta cercando” di dialogare con la comunità in tutte le salse, bigliettini, moduli, wechat e compagnia bella, ma dei problemi della sicurezza non ne parliamo? del degrado? ..combattiamo a suon di pacche sulle spalle!

bob
bob
9 anni fa

… si torna al medioevo…
in effetti, dal momento che certa gente vive ancora con la cultura della schiavitù, la riscossione porta a porta ci sta bene: però, ti devi presentare con le forze armate, altrimenti ti spernacchiano!

Asfaltorovente
Asfaltorovente
9 anni fa

Strano, molto strano che non ci abbia già pensato qualcuno nei 5 anni precedenti!
Speriamo sia fattibile in questo strano paese.

stefania
stefania
9 anni fa

ah ah ah !!!!!
Certo non credevo di arrivare a tanto. Mandiamoci un cavaliere sul suo destriero,arco e frecce un’altro che suona la chiarina , e uno che legge sulla pergamena arrotolata l’editto.
Ma e’ una cosa impossibile, fanno il conteggio lì per lì, hanno il resto da dare?Altrimenti se lasciano i bollettini, quella ditta domani cambierà’ nome e proprietari.
Ma quando vanno a rinnovare il permesso di soggiorno non glielo rinnovano se non portano tutto pagato.

harlok
harlok
9 anni fa

aaavooogliaa!! essai son li’ pronti ad aprirvi!!