30 Settembre 2014

Tre nuovi bandi della Regione: fino a 200 milioni di euro per ricerca, sviluppo e innovazione delle piccole e medie imprese


Per adesso sono solo 82 milioni di euro, anticipati dalla Regione. La speranza è che presto l’Europa sblocchi le risorse del fondo di sviluppo regionale, portando l’ammontare disponibile per piccole e medie imprese fino a 200 milioni. Intanto, però, non c’è tempo da perdere.  I tre nuovi bandi per ricerca, sviluppo e innovazione sono già pronti a partire. Da oggi e fino al 31 ottobre potranno essere presentate le domande per la prima fase, idee progettuali, da parte di imprese che intendono usufruire dei finanziamenti messi a disposizione dall’ente regionale. Si tratta di bandi innovativi, che daranno priorità a progetti su fabbrica intelligente, Ict, nanotecnologie e che inseriranno, nelle spese ammissibili, i contributi per personale altamente qualificato. Con gli aiuti a ricerca e sviluppo si intende si intende sostenere le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale delle imprese. Gli aiuti alla ricerca e sviluppo sono concentrati in due bandi distinti. Il primo è dedicato alle grandi imprese in cooperazione con almeno due piccole e medie imprese: in questo caso il costo totale del progetto va dai 3 ai 10 milioni di euro e la durata deve essere di 24 mesi. Il secondo è pensato per  piccole e medie imprese singole o in cooperazione fra loro: stavolta si parla di progetti compresi fra 50mila e 200mila euro e di una durata di almeno 18 mesi. Il bando sugli aiuti all’innovazione, invece, fa riferimento a prodotti, servizi e processi nuovi o migliorati rispetto a quelli precedentemente disponibili. In questo ultimo caso il massimale di investimento può variare fra 50mila e 500mila euro e il progetto deve durare 12 mesi. Per quanto riguarda i bandi di ricerca e sviluppola Regionepuò contribuire fino ad un massimo del 45% per le piccole imprese (40% per la media impresa, 25% per la grande impresa). Nel bando sull’innovazione i contributi saranno pari al 30% del costo del progetto. Nelle graduatorie saranno premiate le imprese che assicurano un aumento dell’occupazione, che hanno assunto lavoratori in mobilità nei 12 mesi precedenti la domanda, le imprese con certificazione ambientale di processo o di prodotto e quelle a titolarità femminile. Le imprese ammesse a contributo sono tenute ad attivare, durante il progetto, almeno un tirocinio, pena una decurtazione del 10% del contributo. Di prossima attivazione anche un nuovo strumento, complementare ai tre nuovi bandi. Per l’acquisizione di servizi qualificati le piccole imprese che presentano progetti di piccola taglia, dai 20 ai 50 mila euro, potranno avere il contributo sotto forma di voucher.

“Siamo impegnati in un intenso dialogo con il mondo delle imprese, che ci ha portato in quasi tutte le province toscane con incontri che hanno visto oltre 1200 partecipanti – ha spiegato durante l’assemblea toscana di Confartigianato l’assessore regionale alle attività produttive credito e lavoro, Gianfranco Simoncini  – l’occasione offerta dei nuovi bandi è fondamentale e non può essere perduta. Il contributo può arrivare fino al 45% del costo ed è perciò una potentissima leva di sviluppo. Grazie a 200 milioni di contributi contiamo infatti di attivare circa 800 milioni in investimenti, contribuendo a far crescere davvero competitività e occupazione. E’ anche grazie a questo confronto quotidiano e diretto che, con i nuovi criteri metodologici, abbiamo inserito nei bandi novità dirette a semplificare la vita di chi presenta progetti”.

 

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