2 Ottobre 2014

Cavalcavia di via dei Fossi: la riapertura slitta al 31 ottobre


Il cavalcavia di via dei Fossi resterà aperto a metà fino al prossimo 31 ottobre. La data di riapertura completa della struttura, inizialmente prevista per il 30 settembre, è infatti slittata. Tutto è cominciato nella notte tra il 30 e il 31 luglio, quando un camion con un carico di blocchi di granito uscì di strada sulla A11 tra i caselli di Prato  Ovest e Prato Est. Non ci furono feriti, ma il mezzo urtò contro un pilastro di sostegno del cavalcavia di via dei Fossi. Una delle tre colonne che compongono il pilastro rimase danneggiata. Per le verifiche di stabilità e le riparazioni, che spettano ad Autostrade spa, il cavalcavia è rimasto completamente chiuso al traffico per un mese. A settembre è stata riaperta la corsia che da via Paronese porta verso via Cava, mentre l’altra corsia è rimasta chiusa. I lavori, come scritto anche sulla segnaletica provvisoria, si sarebbero dovuti concludere lo scorso 30 settembre. In questi giorni, però, gli automobilisti non solo non hanno visto il cavalcavia riaperto, ma hanno anche notato la nuova segnaletica, che riporta il 31 ottobre come data di termine dei lavori.  “I lavori sono completati, ora bisogna aspettare la maturazione del calcestruzzo del pilastro e poi il successivo collaudo – ha detto l’assessore alla mobilità Filippo Alessi – il lavoro è stato lungo perché il pilastro era stato seriamente danneggiato”. La chiusura del cavalcavia sta avendo pesanti ripercussioni sul traffico tra via Cava, via Roma e la Tangenziale nei pressi del Parco Prato, dove nel corso della giornata si verificano spesso lunghe file. Soprattutto via Roma sta patendo maggiormente gli effetti della chiusura del cavalcavia. Chiusura che però non scoraggia tutti: le bici percorrono tranquillamente contromano la struttura, ma non mancano anche coloro che si arrischiano contromano in motorino e perfino in auto, facendo il percorso a tappe tra una transenna e l’altra, con immaginabili rischi di incidenti. Servirà un altro mese di pazienza, quindi, sperando che i tempi non si allunghino ancora.

 

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