3 Ottobre 2014

Lavoro e formazione, il bilancio della Provincia dal 2009 ad oggi


2009-2014, cinque anni di investimenti della Provincia di Prato per tenere testa alla crisi economica. A trarre un bilancio è la vice presidente dell’ente Ambra Giorgi, che confessa di aver vissuto questo arco di tempo come una pedalata controvento, “sempre sulla difensiva”, ha affermato. In totale sono 55 i milioni di euro spesi: 30 di fondi europei e 25 di fondi straordinari del progetto-Prato, erogati dal ministero del Lavoro a partire dal 2010. Con queste somme le esperienze positive realizzate sono state molte e alcune sono tutt’ora in corso. In particolare sono tre le misure su cui Ambra Giorgi ha voluto mettere l’accento nella conferenza stampa di questa mattina. I corsi di alta formazione in svariati settori – dal tessile all’agroalimentare, dalla cultura al turismo – per cui sono stati spesi 3 milioni e mezzo di euro; a dodici mesi dalla conclusione di questi percorsi il 70% di persone risulta occupato. “Penso che questi corsi siano stati importanti perché è stato offerto lavoro di qualità”, ha detto Giorgi. La seconda esperienza è quella legata ai voucher finanziati con 4 milioni di euro: si tratta di una formazione individuale e non più frontale e il 68% di coloro che ne hanno beneficiato ha trovato lavoro. La terza misura riguarda le start-up; grazie agli incentivi sono nate trenta nuove imprese ancora tutte attive. Da ricordare anche altri interventi: 1,8 milioni di euro per l’apprendistato, 2 milioni e mezzo per la formazione e servizi per le imprese, 123mila euro per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; 250mila euro per la formazione di 70 detenuti; 500mila euro per salute e sicurezza. “Se non ci fossero state nemmeno queste risorse?”, si è chiesta con rammarico Ambra Giorgi. “Ad oggi purtroppo i soldi sono finiti – ha aggiunto – e uno dei rimpianti è quello di non essere riusciti a concretizzare nuove strategie per il lavoro giovanile, così come non aver trovato un accordo a livello territoriale”. I soldi appunto sono finiti, di certezze per il futuro non ce ne sono. Al momento si parla di riforma dei centri per l’impiego e su come e da chi verranno gestiti i nuovi fondi europei 2014-2017. Intanto anche la regione Toscana si sta muovendo: martedì 7 ottobre arriverà in aula del Consiglio regionale la proposta di legge per l’Agenzia regionale del lavoro. Bisognerà aspettare i prossimi mesi per conoscere i nuovi assetti.

 

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