Il consigliere comunale del Pd, Gabriele Alberti , mi accusa di mancato funzionamento dei collegamenti con altri enti nella fase dei controlli alle ditte cinesi (LEGGI L’ARTICOLO). Ci vuole veramente del fegato per lanciare simile accusa. Forse Alberti dimentica che questa notizia è già apparsa sulla stampa nella primavera scorsa e, il giorno dopo la pubblicazione, il sottoscritto fece inviare, tramite il Comandante della Polizia Municipale, Dr. Pasquinelli, alla dirigenza dell’Asm una richiesta ufficiale per l’inoltro alla Municipale delle schede compilate e i motivi per cui non erano stati segnalati tali dormitori. Fatta questa premessa solo per la cronaca, credo che sul banco degli imputati, unitamente alla titolare della ditta “Teresa Moda”, dovrebbero sedere per concorso morale forse lo stesso Alberti e tutto ill Pd che si è accorto di quanto succedeva nei capannoni solo dopo la morte dei 7 operai cinesi. Si possono trovare innumerevoli dichiarazioni da parte di esponenti del Pd che mi accusavano di essere un persecutore di quei cinesi che operavano e operano nell’illegalità. Anzi quante volte ho sentito e letto dichiarazioni che consideravano tali imprenditori delle risorse per la città. Consigliere Alberti, lei vorrebbe lavarsi la coscienza grazie a quest’episodio? Ho l’impressione che dovrà ancora per diversi anni fare un “mea culpa” per liberarsi da questo fardello, non si preoccupi però perchè lei non è il solo ma la compagnia dovrebbe essere molto folta.
Aldo Milone
capogruppo Pls
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