Stop alle rotatorie sponsorizzate: Asm ha completato quest’estate la rimozione dei cartelli pubblicitari installati in una cinquantina di rotonde cittadine. Il motivo è da ricercare nel Codice della Strada che all’articolo 51, comma 3 e 4, del Regolamento di esecuzione (D.P.R. 495/1992) che al fine di evitare distrazioni agli automobilisti vieta messaggi pubblicitari in prossimità delle intersezioni, come sono appunto anche le rotatorie.
Tanti Comuni, ignorando la norma, hanno venduto gli spazi pubblicitari all’interno delle rotonde e c’è anche chi ne ha affidato la cura del verde ad aziende private. Non è quest’ultimo il caso di Prato: la manutenzione è sempre stata in capo ad Asm, che per i cartelli pubblicitari nelle rotatorie – al netto delle spese – incassava ogni anno oltre 30 mila euro, utilizzati appunto per la pulizia delle infrastrutture. Quando ci si è accorti dell’irregolarità, i contratti annuali non sono stati rinnovati ed è iniziato lo smantellamento dei cartelli, durato più di un anno. La pubblicità resta consentita sui para-pedonali, ma non quelli in prossimità delle rotatorie dove vige un analogo divieto del Codice della Strada. Alcune postazioni di questo tipo sarebbero tuttavia ancora occupate – fa sapere il comando della municipale -, poichè è aperto un contenzioso con gli inserzionisti. E altri cartelli, ad esempio quelli che illustrano gli arredi urbani-opere d’arte o gli interventi di associazioni e club come il Kiwanis, sono ancora presenti.
Dario Zona
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