19 Novembre 2014

Bimbi dislessici in lista d’attesa fino al 2016, Mugnai (FI): “Vogliamo una sanità che garantisca i diritti dei più deboli”


Quanto può essere lungo un anno e mezzo per un bimbo di dieci anni? Molto. Troppo, se si tratta di un bambino con sospetta dislessia che dovrà attendere di potersi far valutare da uno specialista fino al 2016. E’ accaduto a Prato dove una mamma ha denunciato il caso della sua piccola per la quale non riesce a prenotare la visita dal neuropsichiatra infantile: tutti pieni, i 350 posti a disposizione per il 2015. E senza quella certificazione dell’Asl la bambina non può accedere alle facilitazioni previste per lei.
“Come ormai andiamo ripetendo da tempo – commenta il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI) – la sanità toscana perde per strada i più deboli, coloro che avrebbero maggior diritto di accesso rapido alle prestazioni. E’ necessario ricostruire per questi cittadini le garanzie perdute dietro a un sistema che ormai privilegia conti e burocrazie, spingendo chi più ha verso la libera professione e lasciando ai margini in questo caso una bambina con un disturbo dell’apprendimento come la dislessia. Si tratta di una piccola paziente che, priva dei sostegni di cui ha bisogno, può veder compromessa la sua attività scolastica e la sfera relazionale che essa porta con sé”.