20 Novembre 2014

Il geologo diventa sacerdote, domenica in cattedrale l’ordinazione di Matteo Pedrini


«Entrare in profondità». È una frase che Matteo Pedrini ripete spesso, per lui questo è il compito del prete ma è anche la forza della preghiera. Domenica 23 novembre, alle 16 in cattedrale, il 33enne diacono, riceverà il Sacramento dell’ordine e diventerà sacerdote.

Originario di Gorla Maggiore, un comune della piana lombarda in provincia di Varese, Matteo è arrivato nella diocesi di Prato due anni fa ed è stato ordinato diacono a maggio. Appartiene al gruppo dei Ricostruttori nella preghiera, un’associazione pubblica di fedeli nata negli anni ’70 che fonda il suo carisma sulla meditazione profonda e sul recupero di chiese e conventi abbandonati. I Ricostruttori non portano abiti particolari, sono contraddistinti da una folta barba e da lunghi capelli, «che portiamo come i monaci – spiega Pedrini – è una nostra caratteristica». In Toscana i Ricostruttori sono a Lucca, Pieve Fosciana in Garfagnana e a Firenze; quest’ultima è la comunità dove vive il diacono che si divide tra il Seminario di Prato e la sede del gruppo, che si trova nella zona di via Baracca, nel capoluogo toscano.

Prima di entrare in Seminario e frequentare teologia, Matteo si è laureato in geologia e per qualche mese ha anche svolto la professione. Cosa c’è in comune tra un prete e un geologo? Il diacono sorride, ci pensa e poi dice: «Quando si guarda una montagna si osservano tante cose, possiamo ammirare la vetta, la neve e i sentieri, ma se sei un geologo ne apprezzi la struttura e la morfologia della roccia, una materia capace di parlare, ma solo a chi sa riconoscerla». Sembra quasi che Matteo voglia usare il suo martellino da geologo per «aprire» le persone, guardarci dentro e conoscerle in profondità. «Non basta la pacca sulla spalla, – aggiunge – anche se può far piacere, è un gesto che può essere superficiale se non si è capaci di andare oltre».

Dallo scorso ottobre Matteo presta servizio, come diacono, nella parrocchia di Galcetello, è arrivato con il nuovo parroco, don Andrea Cerretelli: «Insieme stiamo iniziando a familiarizzare con la comunità, è un incarico che mi piace molto e che dovrei mantenere in questo primo anno da sacerdote», conclude il futuro sacerdote.

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Rita Sabatini
Rita Sabatini
9 anni fa

Buon lavoro, don Matteo, il Signore ti accompagni sempre.
Rita