Parte da Prato il confronto sui diversi aspetti della cooperazione che porterà, al termine dei tre incontri previsti nell’iniziativa “I cantucci della Cooperazione” voluta da Confcooperative Firenze-Prato, all’elaborazione di un documento di proposte da sottoporre all’amministrazione. “Abbiamo pensato di iniziare qui da Prato – dice il presidente di Confcooperative Firenze-Prato, Stefano Meli – perché è una città per diversi aspetti emblematica di quelle che sono le complessità della realtà che andiamo ad affrontare. Prato nella sua storia è stato un modello di impresa, oggi però è anche un modello in profonda crisi: non possiamo accettare la situazione così com’è ma cerchiamo delle soluzioni su temi che riguardano il clima di una comunità che si vuole creare e proporre per il futuro”.
Il primo degli appuntamenti, realizzati grazie al contributo della Camera di Commercio di Prato e dei principali soggetti della cooperazione pratese (Astir, CAP, Edilcoop), ha affrontato due argomenti chiave anche per il nostro territorio: welfare e housing sociale. Il primo, il welfare, un ambito in cui la cooperazione sociale è una realtà solida, ha bisogno oggi di essere ripensato, magari con nuove forme di sviluppo da attivare – complice il calo de trasferimenti pubblici – ricorrendo alla collaborazione del sistema privato. “Sono tante le iniziative e i progetti che insistono sul territorio di Prato – ricorda Paolo Maroso, coordinatore di Confcooperative Prato – e che possono trovare un maggiore sviluppo e un rafforzamento da una nuova modalità di rapporto con la pubblica amministrazione e con il coinvolgimento di un’altra serie di soggetti, anche privati, con particolare attenzione alla responsabilità sociale, che potremmo coinvolgere in progettazioni ulteriori e nuove soprattutto alla ricerca di nuove risorse”.
Il secondo – ovvero l’housing sociale – attraversa invece una fase di trasformazione: dal 2012 in toscana cooperative pratesi e fiorentine hanno dato vita al primo fondo immobiliare in Italia che ha portato, proprio a Prato, all’avvio del cantiere di via di Gello (nella foto). “E’ un modello – spiega il presidente di Edilcoop Federico Bettarini – che vede nella cooperazione il soggetto gestore, cioè colui che si occupa dell’individuazione dell’utenza, della gestione del processo edilizio, e della manutenzione nel tempo del bene. Noi pensiamo che questo tipo di situazione sia quella più proficua per dare un futuro alla cooperazione di abitazione”.
I prossimi due incontri saranno mercoledì 26 novembre e lunedì 15 dicembre.