22 Novembre 2014

Ristorart distrugge 26 quintali di merce in magazzino e promette: “Faremo controlli ancora più stringenti”


Si dicono “fortemente dispiaciuti” e affermano che non intendono sottrarsi “ai doveri e a quelle che sono le responsabilità contrattuali e giuridiche” per garantire “quanto alle famiglie e ai cittadini sta a cuore”.
Ristorart, l’azienda di ristorazione al centro del mirino per i casi di parassiti ritrovati nella pasta in alcune mense scolastiche pratesi (leggi l’articolo), affida a un comunicato le sue ragioni e annuncia alcuni provvedimenti. In attesa dei risultati ufficiali delle analisi effettuate dall’Asl di Pistoia, ente territorialmente competente – il centro di cottura pasti si trova ad Agliana – l’azienda ha annunciato di aver distrutto tutte le derrate contenute nel magazzino, circa 26 quintali di merce. Si tratta di alimenti “che potevano avere anche il più lontano problema di eventuale contaminazione individuato, sebbene non veicolante, come chiarito dalla Autorità Sanitaria, né tossinfezioni nè intossicazioni”.
Lo smaltimento è avvenuto in accordo con la Asl che in via cautelativa ha bloccato una parte dei prodotti che avrebbe potuto essere infettati nel caso in cui all’interno del magazzino ci fosse stata la presenza di insetti.

Ristorart vuol fare luce sulla vicenda e per questo afferma nella nota di voler collaborare con le Autorità di controllo prontamente interventute in modo “da comprendere l’origine ed eliminare cause ed effetti”.
Nel comunicato si annuncia che l’azienda ha predisposto un piano straordinario di rotazione dell’approvvigionamento merci, quasi giornaliero, assumendosi gli onori economici e di lavoro, e che i controlli saranno intensificati sia in entrata che in uscita. Queste verifiche saranno curate dalla conosciata Elior, capogruppo del raggruppamento di imprese aggiudicataria della gara (l’altra associata per la produzione di pasti è Camst) che si occupa della distribuzione ai terminali finali di consumo.

“Tale susseguirsi di controlli e di risposte, ci stimola a proseguire nella nostra attività con sempre maggior stimolo e ricerca di miglioramento – scrive Ristorar – non senza ribadire che il nostro centro di cottura di Agliana, ad oggi, non è mai stato oggetto di alcun provvedimento amministrativo di chiusura.
Nell’interesse di tutti ed in primis delle famiglie, che giornalmente ricevono i nostri servizi, restiamo a disposizione del Comune di Prato per ogni iniziativa che dovesse ritenere utile e necessaria in questo momento per ristabilire un clima di serenità.
Una volta ricevute tutte le risultanze degli organi di controllo (Asl di Prato e Pistoia e Nas di Firenze) con i quali stiamo collaborando, siamo certi che con chiarezza verranno fuori tutti gli aspetti necessari a definire le responsabilità di questa vicenda.
Questo ci consentirà di dare, con la massima trasparenza e nel rispetto dei ruoli, tutta la nostra disponibilità a collaborare con i dirigenti scolastici e a recepire le istanze che emergeranno dal proficuo coinvolgimento dei genitori nelle commissioni mensa”.

Infine Ristorart tiene a precisare di non aver mai pensato a operazioni di sabotaggio ai suoi danni ma di aver accennato esclusivamente a “fatalità e stranezze”. “notiamo la presenza purtroppo reiterata sui media e social network di affermazioni non veritiere relativamente alla genesi e allo svolgersi della vicenda che ci coinvolge e di altre vicende collaterali poi dimostratesi totalmente destituite di ogni fondamento, per cui la nostra azienda sta pensando a forme di tutela in tutte le opportune sedi”, conclude l’azienda.

leggi il comunicato di Ristorart

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