Nell’ambito del processo di riorganizzazione nazionale dei teatri di prosa, Firenze ha cercato di “attivare sinergie” con Prato per la realizzazione di un polo regionale del settore che avrebbe portato la Toscana ad avere i requisiti per candidarsi “alla serie dei teatri di serie A”, quelli definiti dalla legge di interesse nazionale, “ma purtroppo non è stato possibile”. Questo, in sintesi, quanto ha detto, rispondendo ad una domanda della consigliera civica Cristina Scaletti, il sindaco del capoluogo Dario Nardella, in Consiglio comunale.
“Nella prospettiva del riassetto – ha spiegato Nardella – anche in qualità di presidente della fondazione del teatro della Pergola, ho sollecitato l’attivazione di una sinergia con il Metastasio di Prato: obiettivo, dare vita a un polo regionale della prosa, unico modo per ottenere, come sistema, i requisiti e candidarsi a teatri di serie A, quelli di interesse nazionale”. Ma, ha aggiunto Nardella, “abbiamo dovuto prendere atto della impossibilità di procedere su questa strada, non è
stato possibile procedere alla fusione dei due teatri, che era l’unico modo. Ringrazio l’assessore regionale alla cultura Sara Nocentini perché aveva aiutato molto su questo fronte; il risultato è che la Toscana, probabilmente, non avrà un teatro di interesse nazionale. Penso si sia persa un’occasione”.
Il sindaco ha poi sottolineato che “Firenze andrà avanti con le sue gambe, e le gambe di certo non ci mancano: già ora siamo in grado di presentare per la Pergola e la nostra città la richiesta di teatro di interesse culturale, in modo da poter avere l’incremento di contributo che ciò comporta. E la Regione ha manifestato di voler supportare la nostra iniziativa”.
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