19 Novembre 2014

Sicurezza, Milone replica al sindaco: “Faccia pressione su Roma invece di pretendere un maggiore impegno delle forze di Polizia”


“Nel leggere sulla stampa locale le dichiarazioni del Sindaco Biffoni che invitava, dopo la nota classifica del Sole 24 ore, le Forze di Polizia ad un maggior controllo del territorio nelle ore notturne, non ho potuto fare a meno di replicare e di constatare come Biffoni stia scaricando sugli altri le sue difficoltà nel gestire una delega difficile come la sicurezza. Mi preme innanzitutto fare una premessa. Il maggior numero dei reati si verifica in un lasso di tempo che va dal pomeriggio fiino a tarda sera, questo credo che sia un dato scontato. Lo stesso Biffoni è al corrente della grave carenza d’organico delle Forze di Polizia, io stesso in più occasioni l’ho invitato a fare pressione sul Governo “amico” per risanare tale carenza. E a proposito del Governo “amico”, ricordo molto bene l’invito che il neo Sindaco ricevette a giugno dal Premier Renzi per istituire l’ennesimo tavolo per Prato e dal quale dovevano scaturire provvedimenti immediati per la nostra città anche in materia di sicurezza. Addirittura lessi sulla stampa che alcuni “Re Magi” dovevano arrivare in città nel mese di agosto per portare questi provvedimenti già approvati. Forse arriveranno per il giorno dell’Epifania, data più consona al loro arrivo. E vogliamo parlare dei gravi problemi che affliggono la Procura e il Tribunale?, forse è meglio sorvolare. L’attenzione per la nostra città, conosciuta a Roma proprio per le molteplici criticità , è questa? Caro Sindaco, come puoi pretendere un impegno maggiore da parte delle Forze di Polizia, le quali stanno già dando il massimo, quando il Governo Renzi sta preparando un disegno di legge che prevede di depenalizzare il reato di furto e di truffa? Caro Biffoni,non puoi solo ubbidire a Renzi,come nel caso della mancata presentazione del ricorso al Tar sull’ampliamento di Peretola,è arrivato anche il momento di pretendere la massima attenzione per la nostra città da parte del Governo “amico”.

Aldo Milone
Capogruppo Prato Libera e Sicura

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pisolo
pisolo
9 anni fa

E te pareva che fosse uscito di scena

Andrea
Andrea
9 anni fa

Quanti tavoli fatti a Roma!!!
Ma renzi e’ bravo solo a dare la colpa altrui!???
Come del resto ci ha abituati il signor rossi!!!! Alluvioni danni e mai colpa della regione!!!
La volontà di potenziare l organico di polizia non c e’ ha ragione aldo milone!!
Biffoni invece di fare progetti mille occhi su prato con vigili in pensione e guardie giurate(con tutto il rispetto)vai dal tuo amico renzi e magari rompi le scatole per qualcosa di sensato e non sgranare gli occhi come al solito!!!
Ci vuole più poliziotti e carabinieriiiiiiiiiii sveglia!!!
Fallito!!!

Come
Come
9 anni fa

Senti chi parla siano ridotti così per Colpa di chi?

Alessandro
Alessandro
9 anni fa

Pisolo…. Ogni tanto apri gli occhi e di la verità … Non vedere solo rosso… Ma guarda la realtà … Non ti brucia ancora x l
Areoporto?? Di li capisci il personaggio .. E del soccorso? Dimmi pisolo la piscina in via Roma c’è già…

Federica
Federica
9 anni fa

Vivo nella periferia ovest della città.Ieri sera intorno alle 19.45 uscendo di casa mi sono imbattura in un ladro che sbucando da un giardino aveva appena svaligiato un appartamento al primo piano. In strada non c’era nessuno, ho fatto finta di non capire perchè ho avuto paura. Poco piu’ in là, in pieno giorno, spacciano. Siamo noi cittadini ad avere paura ed a dover far finta di non vedere perchè costretti. Ora che sono disoccupata, dopo 30 anni di lavoro, figlia quindicenne e marito che per fortuna è un extracomunitario all’estero da tanti anni, sto pensando, io che sono nata a Prato, di vendere quel poco che ho ed andarmene in un paese dove non ci sono solo doveri ma anche diritti.

agostino
agostino
9 anni fa

Ormai è stato intaccato lo zoccolo duro della societá, cioè le persone oneste,civicamente e moralmente ineccepibili. La pazienza è finita,più prima che poi queste situazioni sfoceranno in motivi di ordine pubblico. I nostri politici sono cosi ottusi da non adeguare gli organici di polizia adesso,per preferire l’invio dei celerini tra non molto.

centro studi prato 2.0
centro studi prato 2.0
9 anni fa

Il centro studi prato 2.o gruppo prato sicura ritiene che si debba intervenire con urgenza visto che il fenomeno e’ in espansione.Infatti il numero dei reati denunciati nel 2013 è di 14.791 con una variazione dello 0,4% rispetto al 2012. Per quanto riguarda i furti in casa è al ventesettesimo posto con 521 furti ogni 100mila abitanti con un importante aumento rispetto al 2012 del 12,7 per cento. I borseggi invece vedono Prato all’undicesimo posto con 390,9 borseggi ogni 100mila abitanti, in questo caso sono diminuti però del 7,5%. A far scalare la classifica tra le province con maggiore criminalità sono, nella città tessile, le rapine: 122,4 ogni 100mila abitanti con una diminuzione dell’8,8% e un “bel” quinto posto in classifica. In questa sezione prima di Prato ci sono solo Napoli, Milano, Catania e Palermo. Migliore la situazione dal punto di vista di truffe e frodi con un quarantetreesimo posto ma un aumento del 9,9%.

Il gruppo Sicurezza prende spunto dall’esperienza maturata nell’ambito di una città (Prato), più volte indicata quale reale laboratorio per le tematiche in argomento e pertanto non si può non stigmatizzare l’attuale approccio dello Stato nei confronti degli interventi riservati alla sicurezza in generale e alla città; contestualmente occorre prendere atto di una illegalità diffusa e criticare i sistemi di contrasto perché innocui e quindi non utili alla cessazione delle illecite condotte.

A tal proposito gli associati chiedono di conoscere analiticamente quali iniziative legislative sulla sicurezza siano state assunte dai rappresentanti eletti in Prato, oggi parlamentari, e quale progetto sia stato formalmente presentato al Governo e, in caso positivo, se esso sia mai stato discusso e/o approvato.
si rileva e si ritiene

– necessaria la revisione del “Patto per Prato” che dovrà includere la copertura finanziaria e le relative risorse umane per l’applicazione di un progetto articolato anche capace di contrastare il crimine organizzato, italiano e straniero, che in questa città, dagli anni ’80, ha trovato terreno fertile. A tal proposito gli associati si riservano di produrre, separatamente e in appresso, le ipotesi in aggiunta al richiamato protocollo d’intesa;
– necessarie in via continuativa le attività di controllo per il contrasto delle illegalità nel settore economico ed altresì ritengono necessario concentrare gli sforzi sulle attività investigative onde frenare il recrudescente fenomeno criminale collaterale spesso produttore di documentazione falsa finalizzata alla facilitazione dell’esito dei controlli;
– obsoleta la proposta di modificare la Questura di Prato in sede di gruppo “B” in virtù delle nuove strategiche modifiche costituzionali in ambito territoriale; a tal proposito occorre superare i livelli di interventi burocratici e programmare un serio e articolato progetto per la sicurezza di questa città;
– grave il perpetuarsi di condotte criminali da parte di un gruppo di cittadini extracomunitari operanti in via Pier Cironi e zone limitrofe. Occorre modificare i metodi di intervento privilegiando l’indagine piuttosto che porre in essere stravaganti e inconcludenti servizi come quelli delle pattuglie con i militari. Il sinergico livello di contrasto dovrà essere individuato al tavolo dell’ordine e sicurezza pubblica territoriale, ambito nel quale l’amministrazione comunale dovrà farsi collettore delle richieste e promotrice di atti collaterali preparatori;
– assolutamente inconsistente, dispendioso e controproducente l’utilizzo dei militari per il controllo del territorio che dovrebbe essere di esclusiva pertinenza di uff.li ed ag.di p.g. specializzati. Ai soli fini dell’effettuazione di tali e simili servizi, come detto al punto precedente, occorrerebbe stornare quanto previsto attualmente dalla legge di stabilità e destinarlo a copertura finanziaria per il “Patto per Prato”. Il relativo piano di intervento dovrà essere curato e organizzato da figure specializzate al tavolo della sicurezza presieduto dal Prefetto;
– inconsistenti le modalità dei controlli effettuati presso le ditte di cui al piano di intervento triennale voluto dalle regione mentre appare necessario approfondire dette verifiche attraverso il coordinato incrocio delle attività ispettive;
– assolutamente da contrastare l’abusivismo commerciale e dei parcheggiatori posto in essere da soggetti extracomunitari che solitamente stazionano nelle aree del centro storico adibite a parcheggi e nelle aree dei mercati rionali;
– doveroso e prioritario il contrasto al gioco d’azzardo e l’intervento del Sindaco e del Consiglio Comunale perché si possa alzare la guardia nei confronti di tale fenomeno attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti necessari ivi comprese le proposte legislative e le ordinanze sindacali. Ciò al fine di far regredire il fenomeno della ludopatia che ha attecchito gravemente il tessuto sociale;
– necessaria la sollecitazione, da parte del Sindaco, agli amministratori di condomini, nel segnalare all’ ASL e/o alle competenti autorità condotte di atipicità igienica non risolte sebbene precedute da naturale avviso ai soggetti interessati. Ciò al fine di evitare la crescita del degrado ed equilibrare i codici tradizionali di convivenza di cui si avverte fastidiosa rottura;
– necessaria la ristrutturazione del servizio della polizia municipale attraverso l’articolata presenza del “vigile di quartiere o di zona” che non risponda a criteri burocratici di dislocazione ma che possa garantire un esaustivo servizio di prossimità.
– Necessaria ed urgente, per la sicurezza ambientale, la ricognizione e relativa bonifica di luoghi pubblici ove staziona materiale tossico, tipo amianto ecc…
Si fa riserva di approfondire e produrre relativa ulteriore documentazione propositiva sulle tematiche in argomento.
Inoltre sulla giustizia riteniamo che il tribunale rischia la paralisi totale. Il problema è il personale amministrativo. La pianta organica indica 64 unità. In realtà sono 47 E ben 11 persone hanno trovato posto altrove grazie alla mobilità e da gennaio non ci saranno più. Nessuno però è voluto venire a Prato: i tre posti messi a disposizione attraverso l’interpello generale nazionale sono rimasti vuoti. Con una semplice sottrazione arriviamo al tragico risultato: dal nuovo anno gli amministrativi in servizio saranno solo 35 contro i 64 indicati dalla pianta organica. Significa che manca ben 45% del totale. Tradotto in pratica significa paralisi. Così non c’e possibilità di garantire l’assistenza alle udienze penali perchè dietro ad un processo non ci sono solo i giudici. Mancano i soldi per gli straordinari e i riposi compensativi sono anche peggio perchè significa fare a meno del personale per uno o due giorni. Il tribunale è poi fuori anche dal bando per il servizio civile. Tutto questo a fronte di un super lavoro della Procura. Due velocità diverse all’interno dello stesso palazzo di giustizia. Inoltre c’è il problema dell’enormità di pendenze contro ignoti e va ricordato che oltre la metà degli indagati è rappresentata da stranieri: nel 2013 su 9367 indagati 4883 sono stranieri, nei primi sei mesi del 2014 su 4341 indagati 2410 sono stranieri.
Stasera giovedi 20 novembre 2014 si riunisce alle ore 21.30 il gruppo che è aperto alla cittadinanza che vuole intervenire presso il circolo curiel via fabio filzi 39 l/m al fine di parlare del problema

Duilio
Duilio
9 anni fa

Il centro studi prato 2.0 dovrebbe scrivere meno, non usare il politichese ed essere più comprensibile… e quando Milone dice cose sensate, come qui, va riconosciuto.

Come
Come
9 anni fa

Duilio stai scherzando vero? Ahahahahahah sei proprio simpatico.