20 Novembre 2014

Tubature dell’acqua e coperture in amianto: Garnier chiede chiarimenti al sindaco


Una puntuale ricognizione della presenza di amianto in città e una richiesta formale di chiarimenti  a Publiacqua sull’eternit presente nelle consutture idriche. È quanto chiede al sindaco la consigliera civica Marilena Garnier, dopo le denunce dei comitati e le notizie emerse nelle scorse settimane. Nella mozione presentata in consiglio comunale, Garnier cita dati preoccupanti: oltre 200 chilometri della rete idrica gestita da Publiacqua che serve Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo sono in eternit; sostituirli costerebbe circa 225 milioni di euro.
Nella mozione Garnier ricorda che Publiacqua si è difesa  precisando che le tubature in eternit hanno dai 40 ai 60 anni, che non ha mai utilizzato il materiale e che ha già provveduto a sostituirle con tubazioni in ghisa “ogni qual volta le preesistenti non risultavano più efficienti”.

“L’Oms – commenta Publiacqua – ha confermato di non ravvisare la necessità di stabilire valori guida di riferimento per le acque destinate al consumo umano, in quanto non esiste consistente evidenza che le eventuali fibre ingerite siano dannose per la salute”.

Nella mozione, la consigliera Garnier riporta altri dati relativi alle bonifiche di amianto nella nostra città, dove l’eternit è stato utilizzato per le coperture di numerosi capannoni.
“Fino al 2009 – scrive Garnier – i piani di rimozione di amianto erano pari a 0, nel 2010 sono saliti a 278, fino a raggiungere i 337 del 2011; analogamente i piani e le notifiche di amianto nel 2009 ammontavano a 264, nel 2010 a 408 nel 2010 fino ad approdare ai 498 del 2011”.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
centro studi prato 2.0
centro studi prato 2.0
9 anni fa

Mi pare che l’argomento sia interessante e come centro studi lo abbiamo affrontato e ci pare che un po’ di chiarezza in merito da parte di publiacqua non sarebbe male.
Aggiungeremo alcuni punti, visto che ci siamo, su publiacqua. In particolare:
1) gestione pubblica dando attuazione al referendum visto che il socio privato acea mira ad una iper realizzazione di utili scegliendo quindi di avere introiti e riducendo gli investimenti sui territori
2)ricerca perdite e investimenti sulle tubature obsolete su strade periferiche con ditta manutenzione che dovrebbe fare meglio i lavori assegnati e i call center avere tempistiche migliori oltre che ad interventi sul posto piu celeri
3) maggiore polarizzazione di gestione sul livello toscano/sinergie…migliori anche con il settore fognature e depurazione
4)risoluzione problema falda e riapertura pozzi e risestimazione del sistema caditoie che non ricevono