19 Novembre 2014

Una task force per tenere sotto controllo l’innalzamento della falda. Alessi: “Prendiamo esempio dai Navigli”


Guarda ai famosi Navigli di Milano l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi, quando pensa ad un modo “virtuoso” con cui una città è riuscita a gestire il problema delle acque sotterranee. E così, in questi giorni di pioggia incessante in cui il livello della falda a Prato si è innalzato causando non pochi danni ai cittadini, annuncia la squadra che sta lavorando per studiare il fenomeno e “riuscire a trasformare una emergenza in una opportunità”. C’è un ricercatore del CNR, un ingegnere dell’Università di Firenze e il direttore del Centro di Scienze Naturali: sono i tre componenti della task force messa insieme dall’assessore all’Ambiente Filippo Alessi per lavorare sul tema della falda acquifera. Un primo pozzo per abbassare la falda è già stato richiesto  e verrà scavato a Iolo; l’obiettivo però sono fondi europei da intercettare per studiare il fenomeno, e intraprendere soluzioni adatte. Non solo la falda. Il tema delle acque e della loro gestione apre il capitolo della partita con Publiacqua, con cui sta andando avanti il progetto di distrettualizzazione che dividerà l’acquedotto di Prato in tante diverse zone permettendo un migliore servizio idrico e minori perdite oltre a una maggiore facilità di gestione. E anche sull’operazione di Publiacqua Alessi chiede l’intervento della Regione, che faccia da sponda e garante alla prosecuzione di questo progetto.

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staisereno
staisereno
9 anni fa

e perche no dal Seveso e dal Lambro…

Alessandro
Alessandro
9 anni fa

Alessi vorrei capire ancora cosa ne pensi dell interramento del soccorso??ma vi state rendendo conto che sotto c’è un lago?? Oh state spendendo soldi pubblici!!! 34 milioni??!!! Al posto di 10!!!!

centro studi prato 2.0
centro studi prato 2.0
9 anni fa

il gruppo acque centro studi prato 2.0 ritiene che riflettere sulla falda puo’ essere importante visto anche l’utilizzo diverso da quello strettamente civile attraverso la captazione dei pozzi ex consiag di acqua che ha una temperatura leggermente piu alta di quella media. Tale riflessione si inquadra in una riflessione piu ampia che il centro studi prato 2.0 ha effettuato ed ha consegnato all’amministrazione comunale.
Secondo noi intanto dobbiamo cominciare a parlare del sistema delle che ha delle connessioni con il problema captazione acqua di falda e suo utilizzo visto che i temi vanno trattati di pari passo.
Le gore rappresentano una struttura storica ma rappresentano anche una risorsa
La valorizzazione storica appare determinante
Le gore possono essere strumento di aiuto al sistema di deflusso delle acque e possono diventare supporto alla riqualificazione ambientale del sistema rurale ( sistema a cielo aperto)
Per questo e’ necessario:

a)Mappatura dei rii e dei fossi che attraversano la ferrovia. Mappatura del sistema delle gore e ripristino in alcuni casi
b)Verifica dello stato di manutenzione dei canali liberi e delle parti tombate anche con l’aiuto del Gruppo speleologico del CAI Prato.
c)Ripensare alla forma della briglia del Cavalciotto diminuendone fortemente la pendenza, anche con lunghi salti, per evitare la continua asportazione delle difese frontali.
d)Revisione, anche con l’aiuto del Gruppo speleologico del CAI Prato, della funzionalità delle 3 gore che attraversano il centro storico. Ci risulta che siano quasi completamente otturate. A oggi l’acqua passa attraverso una luce di 50 centimetri. Entro pochi anni potrebbero verificarsi le prime ostruzioni.
e)Regimazione a monte dei piccoli corsi d’acqua.
f)Cura delle sorgenti collinari.

Inoltre dovremmo parlare anche di Publiacqua ovvero la società che gestisce il ciclo a Prato e gli investimenti fatti dalla società in questa area. Intanto dovremmo fare:
a)ricerca perdite e investimenti sulle tubature obsolete su strade periferiche con ditta manutenzione che dovrebbe fare meglio i lavori assegnati e i call center avere tempistiche migliori oltre che ad interventi sul posto piu celeri
idea
costruzione 11 distretti per l’approvvigianamento idrico che viene ora immessa da piu territori
appare una buona idea per superare l’obsolescenza delle tubature.. visto che cosi si abbassa la pressione e cio’ creera’ un miglioramento e maggiore tenuta della tubazione e si risolve il problema della mancanza idrica soprattutto d’estate (tre realizzati sono macrolotto zero 1 e mezzana che hanno recuperato 50 litri sec)

b) razionalizzazione costi senza ineficiare i livelli di manutenzione e non con la logica mera del guadagno che va ad erogare le possibilità di azione della società
c) maggiore polarizzazione di gestione sul livello toscano/sinergie…migliori anche con il settore fognature e depurazione
d)Attuazione acqua pubblica: nella concezione, nelle tariffe nella gestione e nel management.
e) Gestione sinergica personale della società.
f)Maggiore ruolo di Prato nel cda e politica investimenti con ato piu’ mirata sulla nostra zona visto che le perdite d’acqua nei centri storici rasenta il 50%
g) sulla falda a prato l’idea potrebbe essere che l’acqua venga utilizzata per approvvigionamenti idrici ed uso industriale una volta depurata mediante captazione dai pozzi
idea
investimenti per prato ..
-impianto falda 1 con filtri a carbone per trattare l’acqua ,
-adeguamento entro 2015 degli 80 pozzi di falda cittadini
-nuovo sistema fognario perche’ il sistema fognario va in tilt spesso con gli acquazzoni
-risestimazione del sistema caditoie che non ricevono come dovrebbero
-realizzazione /completamento acquedotto industriale
Disponibili ad un incontro in merito..

masino
masino
9 anni fa

chissà qual è stato il criterio di assegnare gli incarichi ?
Strano che non ci sia un geologo !
Forse non ce n’è uno che graviti nelle orbite giuste !