5 Dicembre 2014

Il Met rinuncia a presentare domanda per teatro nazionale. Mangani: “Dal Ministero non diminuiranno i finanziamenti”


Il Metastasio rinuncia a presentare la domanda di Teatro Nazionale e chiederà al Ministero il riconoscimento di Teatro di Rilevanza e interesse culturale (Tric). La decisione, opposta rispetto alla richiesta dell’Assemblea dei lavoratori, è stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione della Fondazione Metastasio dopo che è definitivamente tramontata l’ipotesi di partecipare assieme alla Pergola di Firenze.
“Sulla questione si era sparsa in città un’aspettativa prima che fossero stabilite le regole del gioco, che il governo ha dettato il 18 agosto di quest’anno” – afferma l’assessore alla Cultura Simone Mangani, che spiega come il Met non abbia tutti i numeri a posto per ottenere lo status di Nazionale: “Abbiamo fatto uno sforzo notevole per arrivare quasi a 12 mila giornate lavorative, ma il limite richiesto è di 15 mila”.
“Per raggiungere questo livello avremmo dovuto mettere a bilancio 1 milione di euro in più, che la Fondazione e i soci non sono in grado di assicurare” – aggiunge Massimo Bressan, presidente del Met. Nel 2014, il Comune ha investito nel Teatro 1,2 milioni di euro, la Regione 655 mila euro, e il Ministero 489 mila euro.

Una cifra quest’ultima che il Comune è sicuro di potersi vedere confermata anche nel caso il Met  fosse riconosciuto teatro di rilevante interesse culturale. “Credo che alla fine il saldo sarà positivo: il Met attualmente lavora e produce molto di più di altri teatri che però storicamente hanno finanziamenti maggiori – spiega l’assessore alla Cultura Mangani -. I teatri nazionali saranno soltanto 4 o 5 nelle grandi città italiane, mentre gli attuali stabili diverranno di interesse culturale. Il punto – al di là delle classificazioni – è proprio quello di mantenere con il Ministero un rapporto più rispettoso in termini di finanziamenti. Faremo un piano triennale che il Ministero riconoscerà meritevole e faremo un bellissimo Tric”.
“Abbiamo davanti a noi un percorso di tre anni. La domanda verrà valutata a primavera inoltrata, ma rispetto ad altri candidati saremo un Tric solido, con numeri e produzioni importanti e magari tra tre anni potremo concorrere per avere un posizionamento diverso” conclude Bressan.

Dario Zona

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Centro studi Prato 2.0
Centro studi Prato 2.0
9 anni fa

Il centro studi Prato 2.0 nel suo progetto aveva evidenziato la necessita di trovare una forma di accordo con Firenze e la Pergola perché avevamo avvertito che non era pensabile cge cu concedessero due teatri nazionali a 20 km di distanza . A nostro avviso questo porterà a delle conseguenze negative sul fronte dei finanziamenti , non adesso ma nel tempo.. Ecco perché ritentavamo e riteniamo che la via era e rimane un accordo con firenze per avere il teatro nazionale