L’asilo di Migliana non supera le verifiche antisismiche: 40 bambini verso il trasferimento


L’asilo di Migliana non ha superato le verifiche antisismiche e potrebbe avere problemi di stabilità in caso di terremoto. Per questo, già alla ripresa delle attività, a gennaio, il Comune potrebbe trasferire i 40 bambini in altre strutture del territorio, in attesa dei lavori di ristrutturazione o per la costruzione di un nuovo edificio. La decisione sarà presa in accordo con i genitori, in un incontro fissato per il 2 gennaio (ore 15, presso la scuola elementare di Carmignanello) a cui parteciperanno il sindaco Guglielmo Bongiorno, la dirigente scolastica Alessandra Salvati e il parroco di Migliana don Luigi, visto che l’edificio che ospita la scuola materna comunale è di proprietà della parrocchia.

Le verifiche antisismiche sono state effettuate nel 2013 e 2014 sugli edifici comunali o aventi funzioni pubbliche. “Abbiamo incaricato un ingegnere e sono stati necessari diversi approfondimenti – spiega il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno -. Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’esito da parte della Regione: sebbene i nostri tecnici ci dicano che non sussistono rischi immediati, la relazione da parte del Genio civile ci ha fatto interrogare, vista anche la relativa vicinanza della frana di Migliana. Vogliamo coinvolgere i genitori nella scelta, ma fin da ora posso dire che non ci saranno interruzioni né costi aggiuntivi per il servizio scolastico”.

L’ipotesi al vaglio del Comune è quella di concordare con le famiglie lo spostamento temporaneo dei bambini in altre strutture (la scuola elementare e la scuola materna di Carmignanello, o quella de La Tignamica), per poi predisporre la sistemazione definitiva, che potrebbe essere la ristrutturazione dell’attuale edificio o la costruzione di un nuovo plesso, sempre a Migliana. In entrambi i casi, il Comune di Cantagallo potrebbe accedere a dei fondi regionali per le emergenze legate all’edilizia scolastica, che coprono attorno al 70% dell’investimento necessario. Ma in caso di ristrutturazione dell’attuale edificio, il Comune dovrebbe prima diventarne proprietario.

D.Z.

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ambeta
ambeta
7 mesi fa

c’ero io in quei 40 bambini