16 Dicembre 2014

Un’etichetta che certifichi i capi prodotti con coloranti sicuri: nasce il progetto “Made in colours”


Una campagna d’informazione sulla qualità e la tracciabilità dei coloranti industriali, per accrescere la consapevolezza del consumatore: è il cuore del progetto “Made in colours”, nato a livello nazionale e sbarcato anche a Prato, dove ha raccolto il plauso di molti imprenditori e artigiani del tessile. In pratica, come ha spiegato stamani Michela Kahlberg, Ceo founding partner dell’iniziativa, “Made in colours” permette la tracciabilità del processo di colorazione di un prodotto della nostra industria, certificando che i coloranti utilizzati siano in regola con la normativa europea Rich e rispettino la salute del consumatore e l’ambiente. L’obiettivo è quello di creare, in Europa, un gruppo formato da chi lavora con i coloranti per far valere la qualità e la sicurezza; in questo senso, partirà una campagna informativa in cui i cittadini saranno messi a conoscenza dell’iniziativa, che prevede anche la produzione di speciali etichette che certifichino la tracciabilità, con la stampa di un Qr code con cui, tramite un normale smartphone, il consumatore possa risalire al processo produttivo e di colorazione. “Tutto ciò che compriamo è colorato – precisa Michela Kahlberg – dai vestiti agli oggetti di plastica. Allora vogliamo far valere la voce di chi produce e colora in maniera sicura e rispettando le normative, contro chi, magari da mercati asiatici, mette nel mercato prodotti a basso costo ma pericolosi per la salute e per l’ambiente”. “Di marchi di certificazione ce ne sono tanti – ammettono gli imprenditori pratesi aderenti al progetto (alcuni nella foto) – ma questo è molto interessante, perché è il primo che vuole veramente informare il consumatore, che di solito non conosce la vera qualità del prodotto”. Tante le possibilità legate a “Made in Colours”, dall’apertura di nuovi mercati sull’impronta della qualità alla maggior consapevolezza critica di chi compra un prodotto: anche per questo il 20 gennaio alle ore 17 in via Cimabue 4 questo progetto sarà presentato agli imprenditori, per cercare nuove adesioni e formare un gruppo maggiormente strutturato, che possa dire la sua in Europa.

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Alessandro cenci
Alessandro cenci
9 anni fa

la cosa e’ molto interessante come lo era del resto il cardato riciclato.speriamo vada in fondo!! Noi ci siamo.