Domani alle 16 al Museo delle Macchine Tessili (Mumat) il sindaco di Vernio Giovanni Morganti e l’assessore alla cultura Maria Lucarini inaugureranno un’esposizione di arti visive di Raffaele Di Vaia: foto, video, istallazioni e disegni, prodotti con la partecipazione di un gruppo di anziani, per un viaggio nel tempo tra archeologie industriali e memorie personali. “I ricordi degli altri” è il titolo della mostra realizzata con l’aiuto di alcune persone ospitate delle due Case Accoglienza Anziani della Misericordia di Vernio. L’iniziativa fa parte del progetto “Opere aperte” realizzato con il contributo della Regione Toscana, curato da Irene Balzani e Lisa Colombi (associazione culturale Momo) e Luca Carli Ballola (Associazione Anna) in collaborazione con lo stesso Di Vaia. L’obiettivo è quello di far rivivere le memorie archeologiche industriali ed i ricordi personali, per riflettere sul presente osservando il passato immortalato da scatti, installazioni, video e disegni. La mostra di Vernio rappresenta la prima tappa del progetto, che ogni volta sarà accompagnato da interventi di artisti sempre diversi, per tradurre il tutto in opere di arte contemporanea. Durante gli incontri con Raffele Di Vaia è stata anche realizzata dagli arzilli vecchietti la “Poesia davanti al filatoio”. Anche il presidente delle Case Accoglienza Roberto Marchi è molto soddisfatto dell’iniziativa: “Ai nostri anziani è piaciuta molto. Rimettere in moto la memoria nel contesto del Mumat è stata un’iniezione di vitalità. E non pochi chiedono anche di tornare a visitare il museo”.
Dalle foto di famiglia di Di Vaia e vecchie macchine tessili sono nate idee e condivisioni di esperienze personali che hanno arricchito l’attività.
L’esposizione è aperta fino al 15 marzo con ingresso libero, visitabile dal venerdì al sabato 9-13, 15-18, la domenica 15-17, mentre negli altri giorni solo su appuntamento (www.museomumat.it, 0574.931036).
