25 Febbraio 2015

Funerale ai risparmi, gli abitanti di Bacchereto in piazza contro la chiusura dell’ufficio postale


Faranno il funerale ai loro risparmi, che molti dei circa mille abitanti di Bacchereto hanno affidato proprio a conti correnti postali, con una bara e una manifestazione forte di 600 firme contro la chiudura dell’ufficio postale della frazione, annunciato da Poste italiane per il 13 aprile 2015.
In corteo sabato 28 febbraio (a partire dalle 10,30) ci saranno anche sindaco, giunta e tutta l’amministrazione di Carmignano, insieme al Comitato che si è formato lo scorso 16 febbraio nel corso di un’assemblea organizzata proprio dall’amministrazione.
“Quello di Bacchereto è l’unico sportello in tutta la provincia di Prato che rischia la chiusura, ma nel territorio di Carmignano sarebbe il terzo, dopo Poggio alla Malva nel 2012 e Artimino qualche anno prima.
Con la chiusura di quello di Bacchereto in tutto il Comune rimarrebbero solo tre uffici (Carmignano, Seano e Comeana)”.
Le poste di Bacchereto già da qualche anno sono aperte con orario ridotto, tre volte alla settimana, ma il servizio che svolgono è anche di natura finanziaria, visto che ci sono oltre 100 conti correnti postali che gestiscono i risparmi e gli investimenti di gran parte della popolazione. Per questa ragione la mattina del 28 febbraio in piazza Verdi è annunciata una manifestazione in grande stile, il “Funerale ai risparmi” con la partecipazione della banda. ““Se Poste italiane non torna sui suoi passi toglieremo tutti i nostri risparmi e chiuderemo i conti””, dichiara il Comitato, deciso a svuotare la cassa funebre piena di soldi (falsi naturalmente) distribuendoli in piazza per riportarla vuota all’ufficio postale.
Intanto il sindaco Doriano Cirri e l’assessore Toninelli hanno già avuto un incontro, insieme ai loro colleghi di altri Comuni toscani, con il presidente della Regione Enrico Rossi, che da subito si è dichiarato contrario ai provvedimenti di Poste. Sono 100 gli uffici nel mirino, per 67 è annunciata la chiusura, mentre per gli altri si propone l’orario ridotto. ““Venerdì 27 febbraio torneremo a Firenze, di nuovo convocati dal presidente Rossi e speriamo ci siano buone notizie” – conclude Toninelli.

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