“Dopo che il PD ha bocciato la nostra proposta di istituire stanze salvavita per tossicodipendenti, cosa pensa oggi davanti a un bambino ferito da una siringa lasciata nel giardino di un asilo? C’e’ bisogno di arrivare a una tragedia per prendere provvedimenti? Che cosa intende il Sindaco con “tolleranza zero”?” Sono le domande che la consigliera del Movimento 5 stelle Silvia La Vita rivolge al sindaco e alla maggioranza.
“Se per il PD le stanze salvavita, luoghi che da anni funzionano in europa, non sono la soluzione, quali sono le loro proposte? Davvero si crede che presidiando solo una zona (Via Cironi) si elimini il problema? No, semplicemente si sposta lo spaccio qualche metro più in là. Davvero si pensa che con soli 3 operatori di strada si risolva un problema di dimensioni enormi e che copre sia il centro che le periferie di Prato? – continua La Vita – Noi chiediamo che siano investite risorse non solo nella repressione ma in attività serie di prevenzione, sensibilizzazione e recupero dei tossicodipendenti.
Inoltre chiediamo che prefetto e procura s’impegnino nell’individuare e stroncare le associazioni mafiose che gestiscono il traffico di droga, perchè è impensabile che il tutto sia gestito da qualche pusher agli angoli delle strade. Arrestare un pusher che il giorno dopo verrà sostituito da un altro non serve se non si tenta di risolvere il grave problema a monte” conclude la consigliera.
Niente stanze ! Serve di dare lavoro e speranza a tutti, e di punire severamente con decenni di galera lo spaccio ed il consumo di droga !!
bravo bob,i tossici si riprendono con psicoterapia e quant’altro,e non dare a loro la possibilità di drogarsi.