7 Febbraio 2015

Milone e Longo contro la mappatura del centro storico: “Inutile spreco di energie e risorse per scoprire l’acqua calda”


“Anche un marziano, senza bisogno di uno studio scientifico sulla questione, avrebbe potuto sapere che a Prato esistono tossicodipendenti, spaccio e prostituzione. La mappatura del centro storico rappresenta solo l’ennesimo caso di soldi pubblici gettati al vento dalla giunta Biffoni”. E’ un attacco preciso e diretto quello del capogruppo di Prato Libera e Sicura, Aldo Milone, che viene sorretto, nelle sue esternazioni, anche dalle perplessità di Antonio Longo, consigliere di Prato con Cenni. I due non riescono proprio a spiegarsi il motivo di questo studio commissionato al Pin e appena presentato in pompa magna dal vicesindaco Simone Faggi.

Milone in una nota usa la carta dell’amara ironia: “Dopo aver letto lo studio, da cui emerge la presenza delle prostitute cinesi in piazza Mercatale e di un elevato numero di tossicodipendenti, presenti in città, ed avere anche appreso che questi ultimi, oltre a provenire in buona parte dalle province limitrofe, si riforniscono in via Pier Cironi (ho sempre pensato che i casi di overdose,qualche centinaio,fossero dovuti a lievi mal di pancia), mi corre sicuramente l’obbligo di “ringraziare” questa amministrazione per aver reso edotto me e i pratesi di questi fenomeni presenti nella nostra città – scrive il capogruppo di Prato Libera e Sicura – è stato “scioccante” venire a conoscenza che in via Pier Cironi potesse essere il centro dello spaccio, perché la ritenevo una zona molto tranquilla e mai avrei pensato che fosse la centrale del traffico di sostanze stupefacenti, come pure non ho mai creduto che quelle signorine dagli occhi a mandorla che stazionano nei giardini di piazza Mercatale, già dal mattino, potessero essere considerate delle prostitute e che dietro la loro attività ci fosse un racket. Forse in tutti questi anni sono stato un ingenuo perché ho sempre pensato che fossero in attesa della Lam o di qualche familiare”.

Quando l’ex assessore alla sicurezza torna serio, però, anche le sue parole si fanno più dure: “Altri 10mila euro gettati al vento, che si ggiungon ai 15mila utilizzati per l’inutile sondaggio su piazza Mercatale. Ritengo che questo studio, così come il sondaggio citato, siano da considerare come una sorta di cambiale in scadenza che Biffoni ha dovuto onorare. Non riesco a dare un’altra spiegazione se non quella che tutta la giunta, sindaco in testa, in questi ultimi anni sia vissuta in un’altra città – insiste Milone – Tra l’altro questo studio è anche molto parziale e incompleto perché il fenomeno della prostituzione non è presente solo in piazza Mercatale ma anche in altre zone “storiche”, come piazza della Stazione, via Firenze e lunga la declassata. Non so se queste gaffe fanno parte di un copione o di un nuovo modo di amministrare questa città o, come spesso ho sentito in campagna elettorale, sono il frutto di #unaltrastoria. Penso che qualsiasi cittadino di destra o di sinistra, dotato di buon senso, non possa non essere preoccupato per come Biffoni e company spendono i soldi pubblici”.

Antonio Longo, invece, ha presentato una question time per chiedere l’effettiva utilità di questo studio: “È inutile commissionare uno studio per monitorare prostituzione e spaccio. Lo trovo uno spreco di energie e di soldi. Spero vivamente che sia costato zero alle casse comunali, altrimenti avremmo ancora materiale da inviare alla Corte dei Conti. E non sarebbe la prima volta – commenta – Invece di trovare soluzioni serie, facendo un passo avanti, se ne fanno due indietro. Il sindaco forse non era a conoscenza di dove si svolge spaccio e prostituzione? Aggiungo anche a che a quello studio, vanno sommate le zone della stazione e della tangenziale. Non sono un cittadino di Marte, ma basta aprire gli occhi per vedere certe cose”.

 

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verità
verità
9 anni fa

ha ragione! Basta aprire gli occhi per vedere che città ci ha lasciato!!! difatti li abbiamo aperti e non lo abbiamo riconfermato.