26 Marzo 2015

Meno burocrazia e procedure semplificate per riparare i danni da maltempo


E’ stata firmata ieri pomeriggio dal sindaco Matteo Biffoni l’ordinanza sindacale che decreta la procedura d’urgenza a tutela della pubblica incolumità per tutti gli interventi edilizi sugli immobili danneggiati dalla bufera di grecale del 5 marzo: per 60 giorni l’esecuzione dei lavori di ripristino anche di carattere strutturale saranno sottratti al normale regime autorizzatorio previsto dal Regolamento Edilizio. Il provvedimento esclude quindi temporaneamente la necessità di particolari adempimenti procedurali per consentire l’immediato intervento, in considerazione del fatto che sono tantissimi gli immobili residenziali e produttivi che hanno riportato danni ingenti a causa del vento, con lesioni importanti anche per le strutture portanti. Il provvedimento è stato illustrato stamattina dall’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Valerio Barberis e dai rappresentanti degli Ordini professionali: Marzia De Marzi, presidente dell’Ordine degli architetti e del Palazzo delle Professioni, Patrizio Puggelli, presidente dell’Ordine degli ingegneri e Alessandro Pieraccini, presidente del Collegio dei Geometri. E’ stata l’occasione per fare anche il punto della situazione degli interventi svolti e da svolgere dopo la tempesta di vento su strade e giardini da parte dell’assessore alla Mobilità e all’Ambiente Filippo Alessi.

Come ha spiegato l’assessore Barberis, gli interventi edilizi indispensabili alla messa in sicurezza degli edifici danneggiati e al ripristino delle condizioni di abitabilità e agibilità non possono limitarsi alla mera rimozione del pericolo e a quelli manutentivi, già sottratti al regime autorizzatorio, ma devono coinvolgere le strutture portanti, soggette a SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Queste opere straordinarie, anche  strutturali, rivestono carattere di assoluta necessità e urgenza, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e del pronto recupero delle condizioni di abitabilità e agibilità degli immobili danneggiati e pertanto possono essere sottratte al regime autorizzatorio ordinario, che prevede che il privato debba prima dotarsi del permesso edilizio. Pertanto l’ordinanza sindacale dispone l’esecuzione delle necessarie opere edilizie di ripristino, anche strutturali, oltre agli interventi di eliminazione del pericolo, sulle parti lesionate degli immobili colpiti dalla bufera di vento del 5 marzo, con ricostruzione delle porzioni irreversibilmente danneggiate e non diversamente recuperabili: «Abbiamo voluto dare una risposta immediata alla situazione di emergenza che la città sta vivendo, anche in base alle sollecitazioni che abbiamo ricevuto da tecnici, professionisti e cittadini – ha detto Barberis – In pratica viene “ribaltato” il normale ordine di procedure e tempi che imporrebbe di fare le necessarie comunicazioni e poi effettuare i lavori. Con la procedura d’urgenza invece per 60 giorni si potranno subito cominciare i lavori di riparazione e ripristino e dopo presentare la documentazione sull’intervento avvenuto».

Entro 72 ore dall’inizio delle opere deve essere data comunicazione allo Sportello Unico per l’Edilizia e le Attività Produttive della descrizione dell’intervento e del nominativo del committente, con relativa firma del tecnico responsabile degli interventi edilizi e dell’impresa esecutrice dei lavori. A completa esecuzione delle opere necessarie, dovrà essere presentato lo stato finale dell’intervento come previsto dall’art. 8 del Regolamento edilizio, che per l’occasione si è esteso oltre che alla messa in sicurezza degli immobili anche all’esecuzione delle opere di ripristino che sono state danneggiate. Resta  fermo il rispetto della sicurezza sul lavoro e delle opere.

Per quanto riguarda invece le opere di ripristino in giardini, strade e patrimonio pubblico, sono stati centinaia gli interventi in 20 giorni per riportare la situazione alla normalità ed eliminare le fonti di rischio per l’incolumità pubblica: gli alberi pericolosi abbattuti da Asm in tutto il territorio comunale e nei giardini scolastici sono 887. L’elenco  delle  cose da  fare è ancora lungo però,  perchè  giornalmente emergono  nuove esigenze: «Abbiamo dato la priorità alle situazioni di rischio  per rami o alberi pericolanti, – ha spiegato l’assessore Alessi – per questo in molti giardini e lungo le strade ci sono ancora piante e rami accatastati, che comunque non comportano alcun rischio per le persone. Presto comunque provvederemo a rimuoverli». Intanto la riapertura del Parco delle Cascine di Tavola è annunciata per sabato.

Per quanto riguarda la viabilità, la pioggia di queste ultime ore ha impedito i lavori di puntellamento delle mura storiche di San Niccolò, facendo slittare a lunedì prossimo la riapertura di via della Misericordia, inizialmente prevista per oggi. La strada come annunciato sarà riaperta in uscita dal centro storico, in modo da alleggerire via del Seminario.

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