27 Marzo 2015

Paperino invasa dalle rane. Gli abitanti: “quelle pozze accanto alla scuola sono diventati degli stagni” FOTO


Questa volta non sono i topi a combattere contro le rane, come nel poemetto di Giacomo Leopardi, ma gli uomini. E più precisamente gli abitanti di Paperino. Le pozze che si sono formate accanto alla nuova scuola elementare di via Rodari hanno assunto dimensioni considerevoli, arrivando ad ospitare una colonia di rane che, gracidando soprattutto nelle ore serali, sta diventando estremamente fastidiosa. “Ci troviamo le rane nei giardini, per le strade, dappertutto, senza contare il rumore” racconta la signora Katia, che abita proprio in quella via. “I bambini ci vanno a giocare vicino a quelle pozze – continua –, le chiamano le ‘piscine comunali’. Il problema ora sono le rane, in estate saranno le zanzare…”. Zanzare che, primi tra tutti, prenderanno di mira i piccoli alunni della scuola elementare, accanto al cui giardino si apre una vasta porzione di terreno lasciato alla noncuranza. Ed è lì, appunto, che si sono formate le pozze grandi come stagni (che le piogge di questi giorni potrebbero presto trasformare in laghi).

Lucrezia Sandri

Subscribe
Notificami
guest
25 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Giacomo Bruni
Giacomo Bruni
9 anni fa

Gli anfibi italiani sono protetti da normative regionali, nazionali ed europee. Nello specifico nella foto si vede un rospo smeraldino, specie protetta ormai assai rara nella Piana. Sarebbe bello se l’area venisse valorizzata come aula per l’educazione ambientale a cielo aperto, vista la vicinanza con la scuola. Ricordo che per l’uccisione di specie protette si va nel penale….

Infine voglio rassicurare la signora Katia: gli anfibi (rane, raganelle, tritoni, ecc..) si nutrono di zanzare, sia delle larve che degli adulti. Inoltre le zanzare tigre non si riproducono in questo tipo di ambiente, dove verrebbero mangiate, ma prediligono piccole raccolte d’acqua come sottovasi e tombini.

Giulia Ricciardi
Giulia Ricciardi
9 anni fa

E’ incredibile come nel 2015 ancora non si riesca a capire l’importanza di animali come gli anfibi. La signora Katia deve solo ringraziare se i suoi figli hanno la fortuna di incontrare e interagire con rane, rospi e affini perché sono specie delicate e a rischio di estinzione e se continuiamo di questo passo, con l’ignoranza che prende il sopravvento, probabilmente riusciremo a perdere gran parte del nostro patrimonio naturalistico. Le zone in cui sono presenti anfibi vanno tutelate e valorizzate, non demonizzate! E, per inciso, le zanzare si diffondono soprattutto in zone antropizzate dove non sono più presenti gli anfibi, naturali predatori di questi fastidiosi insetti. Ormai non siamo più in grado di convivere con la natura. Che tristezza!

Naturalfoto.it
Naturalfoto.it
9 anni fa

Giacomo ha già esposto magistralmente il necessario. A quanto su scritto aggiungerei che il titolo di questi articoli dovrebbe suonare più con un tono di trionfo della nostra bella natura piuttosto che come una calamità abbattutasi sulla signora Katia. Paperino sorge in una zona limitrofa alla località Fontanelle nome che non è sicuramente riferito ai fuochi artificiali di fine anno. Negli ultimi anni sono stati costruiti moltissimi complessi residenziali in una zona notoriamente umida e paludosa. Si potrebbe quasi dire che alle povere rane è rimasto solo quelle due pozze dove andare visto che le altre aree sono state invase da un certo primate bipede…Sarà proprio grazie a quelle rane che ci saranno meno zanzare a far compagnia ai piccoli alunni…

Marco Colombo
Marco Colombo
9 anni fa

quanta ignoranza…

Luca
Luca
9 anni fa

Drammatico…ci sono addirittura le pericolosissime rane? Immagino gia adulti e bambini chiusi in casa per non essere aggrediti dalle pericolose belve…
Ringraziate le rane se non sarete invasi dagli insetti, ignorantoni.

andrea
andrea
9 anni fa

Meglio il cracckiare delle rane le le larve di zanzare,dovreste ritenervi fortunati li avessi io

Nicola Fortini
Nicola Fortini
9 anni fa

gli animali di cui si parla non sono rane ma rospi smeraldini, una specie, come già hanno scritto altri prima di me, severamente minacciata dall’antropizzazione, del tutto innocua per l’uomo e anzi utilissima, severamente protetta da normative regionali e comunitarie volte alla conservazione dell’ambiente e della natura. Il fatto di poterne ancora incontrare in un centro abitato è solo una grande fortuna ed un’occasione per riflettere sulla fragilità e l’importanza di queste residue comunità di anfibi, ed un organo di informazione avrebbe il dovere di sottolineare questo, magari dando voce ad una persona competente in materia, anzichè riportare le lamentele ed i timori di una signora che, con tutto il dovuto rispetto, non sa nemmeno lontanamente di cosa parla.
Grazie per lo spazio.

jerry
jerry
9 anni fa

Ciao, io ho allestito un laghetto artificiale a pochi metri da casa mia, ogni anno arrivano diverse specie di anfibi per la riproduzione, i miei amici portano molto volentieri i figli che sono sempre molto entusiasti per anfibi, insetti e piante (a chi è che non piacciono i girini?). Il mio giardino è quello meno popolato da zanzare nel vicinato, in quanto vi depongono le uova, ma quest’ultime non riescono ad arrivare allo stadio adulto senza essere mangiate.
Saluti.

Emanuele Biggi
Emanuele Biggi
9 anni fa

“I baaaaambiiiini!!! Salvate i baaaaambiiini!”
da cosa? dalle rane? dalle zanzare? no, da chi si lamenta delle rane. Sono loro che hanno compromesso il mondo e sono una minaccia per i nostri ragazzi. Mi spiace per voi, per la vostra povertà culturale, per la vostra pochezza e perché volete così male ai vostri figli. E’ davvero un peccato

Riccardo Banchi
Riccardo Banchi
9 anni fa

Concordo con quanto scritto da chi mi ha preceduto. Basterebbe un poco ci conoscienza…

Riccardo Banchi
Riccardo Banchi
9 anni fa

Concordo con quanto scritto da chi mi ha preceduto. Basterebbe un poco di conoscienza…

Leonardo Platania
Leonardo Platania
9 anni fa

Condividendo a pieno quanto detto da Giacomo e Giulia, spero che si provveda subito a rimediare in qualche modo a quest’idea di “problema anfibi”, ad esempio con un nuovo articolo in cui si parla di questo evento come un qualcosa di positivo, come una piccola fiamma di speranza che resiste sotto un temporale; in questo caso la fiamma è la vita, la pioggia invece è fatta di cemento e ignoranza.

Francesca Boggiano
Francesca Boggiano
9 anni fa

Evviva, evviva! E’ l’unica cosa che mi viene da esclamare quando sento che le pozze intorno ad una scuola si sono riempite di “rane”. Mi sembra incredibile che la natura sia riuscita a riappropriarsi così magistralmente di alcuni spazi in realtà, a volte, dominate solo da strade e costruzioni. Mi piacerebbe che anche i fortunati abitanti di quel luogo potessero gioire di questo fatto ed apprezzare, magari proprio insieme ai loro bambini e perché no, agli insegnanti, la bellezza dei processi che si svolgono lì, proprio sotto i loro occhi!

Emilio
Emilio
9 anni fa

Che belli questi laghetti. sarebbe opportuno metterci dei percorsi in legno per girarci attorno senza sporcarsi e far circolare i visitatori distanti da eventuali angoli in cui potrebbero in futuro anche nidificare gli uccelli acquatici. è una vera fortuna che siano sorte queste nuove aree umide non inquinate. delle vere oasi a pochi passi dalle scuole non capitano spesso. i ragazzi potranno così osservare senza allontanarsi troppo dalle aule le specie di anfibi che per colpa di veleni e ruspe altrove stanno perdendo i loro siti di riproduzione . Gli insegnanti e il preside dovrebbero pretendere la valorizzazione di questo patrimonio .

Natural Oasis
Natural Oasis
9 anni fa

Cara Katia, non sta parlando di animali assassini: i bambini possono al massimo rimanere affascinati stando in prossimità di questi animali. In più come le è già stato detto, uccidere un animale protetto le garantirebbe una denuncia penale, cosa che saremo ben lieti di sostenere se ce ne fosse la necessità.

il pratesaccio
il pratesaccio
9 anni fa

Meglio due rane che cantano, che due aeroplani che inquinano.

ghigo
ghigo
9 anni fa

Il fatto è che questi piccoli anfibi (specie protetta ) li ritrovi da tutte le parti e finiscono schiacciati dagli automezzi di passaggio ,
allora creiamo un ‘oasi faunistica a Paperino , prima che costruiscono altri palazzi , visto che ci siamo se oltre all ‘oasi venite anche arifare strade marciapiedi ( u disabile trova serie difficoltà )e rimettere insieme la piazza e i vari cartelli caduti per il vento ci fate un piacere .
Grazie

Antonino Sciortino
Antonino Sciortino
9 anni fa

W le rane! W l’educazione ambientale. /\/\ i falsi allarmismi!!!!!!!

domenico verducci
domenico verducci
9 anni fa

Un’ottima notizia e una splendida occasione per educare i ragazzi sull’importanza della tutela degli anfibi, in questo caso Rospi smeraldini, sempre più rari e minacciati dalle attività umane.

Massimiliano Petrolo
Massimiliano Petrolo
9 anni fa

A proposito di bambini. Probabilmente sarebbe bastato chiedere a loro prima di arrivare a sentire simili scempiaggini. Mai sentito parlare di biodiversità anfibi conservazione .. No eh?

Bernardo Borri
Bernardo Borri
9 anni fa

Mi unisco al coro ed affermo che sono INORRIDITO da articoli simili, fuorvianti e fomentanti pregiudizi che definire medioevali sarebbe un eufemismo.
Lunga vita agli Anfibi e lunga vita ai poveri Rospi smeraldini, specie protetta che non se la passa affatto bene come un tempo, in Toscana! Le zanzare prolificano in acque inquinate dove i predatori, e cioè gli Anfibi e gli insetti acquatici, sono assenti. La palude è uno scrigno di vita come pochi altri, se ben conservata e valorizzata. Mi rammarico per l’ignoranza che i bambini apprenderanno da simili genitori e preciso che di queste specie non è vietata solo l’uccisione ma anche l’alterazione del loro habitat, pertanto anche prosciugare queste aree umide costituirebbe di fatto un reato. Sappiatelo…

Nicola
Nicola
9 anni fa

Nel Medioevo si era molto più avanti.

Ugo Ferrero
Ugo Ferrero
9 anni fa

Proteggere la natura: questo dovrebbero insegnare nelle scuole…la natura quella vera e viva e non quella dei giardini all’inglese ! Potrebbero proteggere questo ambiente , valorizzarlo e infine usarlo a scopo didattico. Sono convinto che molti abitanti siano già consapevoli di questo, ma purtroppo bastano pochi che si lamentano e vengono subito ascoltati !

Gazzotti Roberto
Gazzotti Roberto
9 anni fa

Concordo con quanto detto sopra. Riguardo alle zanzare, posso garantire che:
a) ci sarebbero ugualmente, primo perchè migrano e secondo perchè, come già detto sopra, basta un sottovaso o un tombino per avere 2-300 zanzare in breve tempo;
b) bonificare l’area peggiorerebbe solo le cose in quanto la permanenza dell’acqua permette ai predatori delle larve di zanzara di attecchire; toglierla vorrebbe dire permettere alle zanzare di trovare, dopo la prima pioggia, un ambiete ideale dove proliferare, al pari di quel famoso sottovaso di cui si parlava sopra. E’ il motivo per cui non vedrete mai larve di zanzara nei canali e nei fiumi.
c) a scanso di equivoci, SCONSIGLIO vivamente di introdurre pesci rossi, gambusie, pesci gatto, coccodrilli, ecc. in quanto sono animali alloctoni, mangiano tutto, hanno deiezioni piuttosto frequenti che, unite al loro continuo movimento, fanno letteralmente imputridire l’acqua. Senza contare poi, che alla prima siccità morirebbero tutti.
Detto questo, il gracidio delle rane dura poche settimane, passate le quali diventa molto più infrequente. Se invece a dare fastidio è il gracidio dei rospi, perdonatemi ma mi scappa da ridere visto e considerato che è decisamente un suono molto basso e per nulla fastidioso

Eleonora
Eleonora
3 anni fa

Sono inorridita da tanto egoismo e ipocrisia!! Sono tre anni che io e la mia famiglia non chiudiamo occhio a causa del gracidare delle rane del vicino. Se non sapete di cosa parlate, tacete e rispetto per chi chiede solo di dormire di notte, non siamo né in campagna, né nei pressi di uno stagno, torrente, etc…ogni animale nel suo ambiente, questo significa rispettare gli animali.