12 Marzo 2015

Viaggio nel Creaf: ecco cosa c’è dentro la struttura costata 25 milioni /FOTO


Marzo e giugno. Sono due mesi che potrebbero essere decisivi per il futuro del parco scientifico e tecnologico. La prima data è legata all’uscita del bando che servirà per individuare il gestore della struttura, meglio conosciuta come Creaf, giugno è invece il mese che dovrebbe finalmente sancirne la partenza.
Oggi siamo entrati per verificare lo stato della struttura.
I lavori sono partiti 10 anni fa, finora sono già stati spesi 25 milioni di euro, ma finalmente si può dire che sono quasi terminati. C’è la scatola, ma al momento manca il contenuto, che dovrebbe essere trovato proprio dal gestore che si aggiudicherà il bando. Nel parco scientifico e tecnologico troveranno posto imprese, aziende ed enti che si occupino di sviluppo, ricerca e formazione. I lavori nella palazzina più piccola sono terminati e la struttura è già pronta per l’insediamento, mancano solo gli allacci per telefonia e internet. Più indietro invece la palazzina principale, quella appartenente al primo lotto di lavori, dove mancano gli allacciamenti. Se tutto procederà come previsto, dovrebbe essere pronta a dicembre. Ai 25 milioni già spesi se ne dovrebbero aggiungere altri 3, metà messi dalla Regione, metà dai soci di Creaf. Serviranno per completare il primo lotto e per le attrezzature e gli arredi. Oltre agli 8500 metri quadri di spazi per le imprese, nel parco sono stati realizzati un auditorium e una sala polivalente, oltre ad uno spazio per il bar. Si trovano stanze piccole, medie e spazi grandi, tarati per le varie esigenze delle imprese. L’impressione che si ricava varcando il cancello di via Galcianese è che lo spazio, quando davvero riuscirà a partire, può avere molte potenzialità.
“Il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta europea e sarà quindi aperto anche a soggetti non italiani – ha detto Laura Calciolari, amministratore unico di Creaf – trattandosi di un bando a confronto competitivo bisognerà prima individuare il progetto migliore poi, sulla base di quello, chi ha partecipato dovrà fare l’offerta economica. Sono già arrivate numerose richieste di imprese interessate ai nostri spazi, dalla ricerca in area suono ed energie rinnovabili, fino allo start up e alla ricerca meccanica”.

Guarda le foto di Elena Simonetti

 

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tisento
tisento
9 anni fa

ma perché la giunta Cenni non l’ha finito?