7 Aprile 2015

Arriva anche a Prato la tassa di soggiorno, ma Federalberghi teme il calo di presenze


Anche a Prato, come in molti altri comuni toscani, presto si pagherà la tassa di soggiorno. La nuova tassa deve solo essere messa nero su bianco, ma l’assessore al bilancio Monia Faltoni ha già confermato che ci sarà. Probabilmente entrerà in vigore dal 1 luglio e non supererà l’euro e mezzo. Le modalità di applicazione sono ancora in fase di studio, quello che è certo è che chi soggiornerà nelle strutture ricettive del comune di Prato dovrà pagare un piccolo contributo in più. Come detto l’assessore Faltoni vorrebbe mettere un tetto alla tassa, che non dovrebbe superare l’euro e mezzo per le strutture più qualificate. Meno stelle ha la struttura, meno si dovrebbe pagare. Altra ipotesi è quella di applicare la tassa solo per i primi tre giorni di pernottamento. Nelle intenzioni dell’assessore al bilancio gran parte dei proventi della tassa di soggiorno verrebbero usati per la promozione turistica ed il rafforzamento dei servizi per il settore. Stimando che sono circa 530mila le persone che hanno dormito nell’ultimo anno nelle strutture ricettive pratesi, la tassa porterebbe nelle casse comunali circa 800mila euro. In tempi di tagli soldi che al settore turismo e cultura farebbero comodo – sottolinea Faltoni. “L’idea è quella di introdurre la tassa di soggiorno contestualmente con l’approvazione del bilancio – ha detto Faltoni – ci stiamo confrontando con le categorie economiche per capire come modularla e fornire le strumentazioni. La finalità è quella di reperire le risorse necessarie per incrementare la promozione turistica e aumentare i servizi per chi viene a soggiornare a Prato”. La nuova tassa è stata accolta senza troppa euforia da Federalberghi: “Non possiamo modificare le intenzioni dell’amministrazione, ma almeno chiediamo che vengano rispettati tre parametri fondamentali – ha detto il presidente di Federalberghi Prato Rodolfo Tomada – ovvero che le risorse reperite con la nuova tassa siano effettivamente reinvestite per la promozione e valorizzazione del turismo, magari organizzando un grande evento annuale; che l’importo della tassa non venga calcolato in base alla classificazione per stelle ma che sia uguale per tutti; che la paghino tutti, alberghi, agriturismo, ma anche le affittanze turistiche”. Per Federalberghi la nuova tassa potrebbe creare un calo di presenze: “Siamo preoccupati per quelle aziende che lavorano soprattutto con i tour operator – ha detto Tomada – perché spesso ci viene chiesto espressamente se a Prato si paga la tassa di soggiorno oppure no e forse questo significa che finora la mancata applicazione ha favorito le nostre strutture rispetto a quelle dei comuni limitrofi, che già l’hanno applicata”. La tassa di soggiorno, infatti, oltre che a Firenze, è in vigore anche a Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
bob
bob
9 anni fa

…tutto fa brodo per le casse comunali….
MAVVVAIAVAIAVAIA!