30 Aprile 2015

Croce d’oro: S. Giorgio e Paperino si staccano e fondano la “Prato Sud”


Una situazione di indebitamento definita “critica” ha costretto le sezioni della Croce d’oro di S. Giorgio a Colonica e Paperino a prendere le distanze dalla sede centrale di Prato e a costituire una associazione autonoma, denominata “Prato sud”. E’ stata questa la notizia data ieri sera ai soci della Croce d’oro delle due frazioni scissioniste, durante l’assemblea riunita per l’elezione del nuovo consiglio direttivo. Il primo consiglio che avrà la responsabilità di far navigare la neonata sezione in acque più tranquille di quelle che stavano per farla affondare. I consiglieri uscenti hanno raccontato ad una platea sbigottita della reale situazione in cui versava la Croce d’oro S. Giorgio prima dell’ardua decisione che l’ha portata al distacco da Prato: da una parte, soldi che non arrivavano più alle sezioni periferiche, dall’altra, scarsa trasparenza nell’erogazione di rimborsi, spese da parte della sede centrale. Rimborsi che ai consiglieri di S. Giorgio, i quali vedevano messa a rischio la sopravvivenza dei servizi essenziali forniti dalla propria associazione ai cittadini per mancanza di soldi, sono parsi eccessivi e ingiustificati. Soprattutto contando il fatto che si tratta di una associazione di volontariato. Di qui, in ottobre 2013, il distacco. Come ha fatto notare uno dei sindaci revisori nel proprio intervento, i soci a malapena si sono accorti del cambiamento, a parte il nome, perché i servizi di base hanno funzionato regolarmente. E se questo è potuto accadere, insieme ad un bilancio del 2014 – anno corrispondente alla fase delicata del passaggio all’autonomia – chiuso addirittura con 7mila euro di disavanzo, lo si deve ad un gruppo di volontari che ha lottato con tutte le proprie forze per continuare a garantire ai cittadini di S. Giorgio e Paperino prelievi, visite mediche, ambulanze. A quale costo lo ha raccontato il consiglio ieri sera: mezzi che pur di trasportare persone bisognose hanno girato senza autorizzazione; assenza di rimborso spese per i volontari che venivano da fuori; ansie costanti di non farcela, considerato anche il pagamento di una rata mensile per l’affitto della sede di piazza della Vittoria a S. Giorgio. Compito del nuovo consiglio direttivo sarà quello di far sopravvivere la sezione Prato Sud, pur tra le mille difficoltà, e di risolvere le divisioni interne, che avevano portato l’ormai ex consiglio ad uscire come dimissionario. Il dilemma riguarda proprio le modalità di sopravvivenza: preservazione dell’autonomia a tutti i costi o unione con altre associazioni (pare che l’Humanitas di Scandicci si sia già fatta avanti).

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