2 Aprile 2015

Danni tempesta vento, Regione e Comuni sollecitano l’intervento del governo


La tempesta di vento e l’uragano abbattutisi sulla Toscana il 5 marzo hanno causato 568 milioni di danni (la metà ad attività produttive in gran parte agricole), una lista di spese già fatte che tra interventi di primo soccorso, somme urgenze e interventi urgenti sfiora gli 80 milioni e praticamente tutti i comuni della Toscana coinvolti (252 su 280) dopo i cinque che si sono aggiunti nell’ultimo elenco. A Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione, incontro nel pomeriggio degli
amministratori dei Comuni che sono stati colpiti un mese fa dalla furia del vento: in particolare quelli della Toscana Nord-Ovest e Sud-Est. Con Prato, Pistoia, Firenze e tutti i sindaci della Toscana centrale l’incontro c’era già stato lunedì. “La Regione Toscana si è mossa con grande sollecitudine per far fronte a questo nuovo evento che non è stato certo minimale” ha sottolineato l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli. Con lui l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. “La Regione – ricorda Bugli – ha dichiarato subito la rilevanza nazionale ed è stata richiesta la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, di cui è quasi certo il riconoscimento da parte del Governo una volta che avrà fatto le verifiche già in corso. Ma ad oggi sono già stati attuati interventi di primo soccorso per 2 milioni e 200 mila euro, somme urgenze per oltre 26 e interventi urgenti per circa 51. Si capisce dalle cifre e andando in giro per la Toscana come l’evento abbia avuto un impatto enorme al quale non sembra corrispondere una percezione adeguata dei media e del Paese”. Da qui la necessità di fare presente, tutti insieme, questa situazione: “Per sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale sulla gravità dell’evento, sollecitare l’aiuto del governo e scrivere una lettera collettiva a tutti i parlamentari toscani per sostenere le nostre richieste”. “Con i Comuni – conclude – dobbiamo studiare soluzioni anche per i danni patiti dalle foreste e trovare modalità efficaci di intervento per i parchi urbani, anch’essi duramente colpiti”. La
Regione ha già attivato una task force scientifica per studiare azioni di ripopolamento boschivo e riprogettazione del verde delle città. “Ma non possiamo – ripete Bugli – fare tutto solo con le nostre forze. Serve l’aiuto del Governo”.

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