29 Aprile 2015

Enorme incendio in via Roma: distrutta una fabbrica di legnami. Il titolare: “Il rogo è doloso”. Una parte della copertura era in amianto – VIDEO e FOTO


Un incendio di vaste proporzioni si è sprigionato in via Roma all’altezza del cavalcavia della tangenziale: colpita la storica ditta di legnami Puggelli, completamente distrutta dalle fiamme. Al momento è ignota la causa del rogo: non ci sono feriti. Una nube di fumo nero di quasi dieci metri si è alzata nel quartiere e i residenti sono stati svegliati da un rumore di legno che scoppiettava: l’incendio si è sprigionato attorno alle 5,30 del mattino.

Guarda le prime immagini girate dai residenti della zona: impressionante la colonna di fumo e fiamme.

Incredulo il titolare, Saverio Puggelli, che non si spiega le ragioni del rogo. “Ieri è piovuto tutto il giorno, e qui alle 5 non c’era nessuno. Le fiamme si sono propagate rapidamente in più punti e gli impianti elettrici sono da tutt’altra parte. Per me è un incendio doloso” ha detto Puggelli. “Quest’azienda ha settant’anni e adesso non è rimasto più niente” allarga le braccia, mentre i collaboratori provano a recuperare alcuni documenti dagli uffici. Distrutti i depositi del legname, le attrezzature, due camion e i muletti, oltre alla sede principale.


Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Prato, Pisa, Pistoia, Lucca e Firenze. Le fiamme sono state “aggredite” da più punti per evitare il propagarsi agli edifici circostanti che sono stati evacuati. Una signora, che non aveva sentito il campanello, è uscita soltanto alle sette del mattino quando le fiamme minacciavano il palazzo. Alcuni cinesi, sul lato di via Marengo, sono scesi in strada portando con sé valige e i pochi averi: si è scoperto poi che dormivano stipati nella soffitta del palazzo. Sono in tutto sei le famiglie evacuate che in seguito hanno trovato una sistemazione presso familiari. Completamente paralizzato il traffico in città: l’isolato è stato interdetto ai veicoli. Chiusa via Roma, fin dall’incrocio con via Torino, e i sottopassi di via Roma e di via del Purgatorio. Anche la Declassata è stata chiusa per alcune ore in entrambi i sensi di marcia tra via Nenni e via Marx, con il traffico che è stato deviato sull’asse dell’industria. La Declassata è stata riaperta al traffico soltanto alle 11,10. Alcuni automobilisti si sono lamentati per la mancanza di segnalazioni nei punti nevralgici di accesso alla città. In molti si sono ritrovati imbottigliati nel traffico quando ormai era troppo tardi per tornare indietro. La scuola d’infanzia ed elementare Santa Caterina de’ Ricci è stata chiusa e i familiari alle 8,20 hanno dovuto riprendere con sé i loro bambini.

Sul posto anche polizia municipale, carabinieri, polizia e mezzi della protezione civile.
Due telecamere – una all’interno del piazzale e quella di un edificio di via Marengo, potrebbero aver filmato quanto accaduto. L’azienda è recintata da una rete con filo spinato, ma in passato c’erano stati diverse intrusioni e alcuni furti. In particolare sul lato di via Marengo, nella parte della massicciata del sovrappasso, la rete e il filo spinato sono piegati e non è difficile scavalcare.

Danneggiate anche le strutture dell’Associazione Cieli aperti. I locali parrocchiali confinano, per circa 20 metri di lunghezza, con quelli della falegnameria. “Il gran calore ha causato delle crepe nelle pareti e avevamo paura che schiantassero – spiega un referente dell’associazione -. Abbiamo tolto le auto dal piazzale e spostato i materiali da quelle stanze”. Adesso, come per altre abitazioni evacuate, andrà verificata la stabilità dell’edificio e del tetto. Le attività di Cieli aperti sono sospese almeno fino a lunedi.

Le verifiche dovranno riguardare anche la presenza di amianto: uno dei soci della Puggelli Legnami riferisce che una piccola tettoia di uno dei depositi distrutti dalle fiamme, sul lato di via Marengo, era in eternit.

Elia Frosini

Dario Zona

Guarda il video con le testimonianze del titolare della falegnameria e delle famiglie evacuate.

 

 

 

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ghigo
ghigo
8 anni fa

STORICA DITTA , VISTA L’INTENSITA’ DELLE PIOGGE DI IERI ESCLUDEREI L’AUTOCOMBUSTIONE , VISTO ANCHE L’ORARIO IN CUI E’ AVVENUTO L’INCENDIO

bob
bob
8 anni fa

oltre alla “micro” criminalità (come la chiamano quelle menti eccelse che ci governano per giustificare il continuo depenalizzare dei reati oggi sì e domani pure un altro po’…), qui a Prato c’è un grandissimo sentore di mafia, il vero made in italy esportato in tutto il mondo tranne che in Asia: lì hanno la loro e ce stanno trasferendo un bel po’ qua a noi.
che bellezza di paese….