1 Aprile 2015

Inizia il Triduo con i tradizionali riti pasquali. Domenica messa del Vescovo in carcere e ostensione del Sacro Cingolo


Passione, morte e resurrezione sono i tre passaggi culminanti nella vita di Cristo che riviviamo nel Triduo pasquale. La Chiesa pratese si appresta a vivere il momento più importante dell’anno in tutte le chiese e parrocchie. Pasqua, a Prato, significa anche ostensione del Sacro Cingolo, la preziosa reliquia mariana custodita da secoli all’interno della cattedrale di Santo Stefano, che sarà mostrata ai fedeli il pomeriggio di domenica 5 aprile.
Pubblichiamo il calendario con le celebrazioni in duomo e la segnalazione di alcune suggestive rappresentazioni che si svolgono in diocesi.

Giovedì santo, 2 aprile

La mattina del Giovedì Santo, in cattedrale viene celebrata la messa crismale. In duomo solenne concelebrazione alle 10 presieduta dal vescovo Agostinelli con la partecipazione del clero diocesano. Nel giorno in cui Cristo istituì il sacramento dell’Eucaristia, la Chiesa fa memoria dell’istituzione del sacerdozio. Per questo motivo tutto il clero è chiamato a rinnovare le promesse sacerdotali, e in particolare verranno ricordati alcuni importanti anniversari di ordinazione che cadono nel 2015: il canonico Vittorio Aiazzi e don Roberto Niccoli festeggiano 60 anni di sacerdozio, sono 40 per mons. Basilio Petrà e don Bruno Strazieri, missionario in Ecuador. Don Enzo Pacini e don Helmut Szeliga festeggiano 30 anni mentre sono 25 per don Carlo Gestri e il canonico Luca Rosati. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Tv Prato.
Alla sera, in tutte le chiese, con orari diversi, si tiene la messa «in cena Domini», con il tradizionale gesto della «lavanda dei piedi». In duomo la celebrazione si svolge alle ore 17,30, anch’essa presieduta dal Vescovo. Al termine Reposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione. Inizia così quello che anche a Prato viene chiamato il «Giro delle sette chiese». Per l’occasione gli altari vengono sistemati con lumi e composizioni di fiori. Nelle parrocchie del centro storico e quelle vicine moltissime persone, a sera, si recano nelle chiese per una sosta e una preghiera. Si tratta di una tradizione che nasce dalla pratica romana della visita alle sette basiliche e che poi si è diffusa nei secoli proprio per la tradizione dei «sepolcri».

Venerdì santo, 3 aprile

È il giorno della Passione e della morte di Gesù Cristo. In tutte le chiese si tengono due riti: nel pomeriggio, in genere, la «celebrazione della morte del Signore»; in serata la Via Crucis.
Ecco il programma in duomo. Alle 9,30: Ufficio delle Letture e canto delle Lodi. Alle 17,30: celebrazione della Morte del Signore. Alle 21,15, con partenza dalla Basilica di Santa Maria delle Carceri, si tiene la Via Crucis promossa dal Vicariato del Centro Storico. La processione girerà intorno al Castello dell’Imperatore dove si terranno le scene della Passione, e terminerà in San Francesco. Testi e canti sono a cura dell’oratorio di Sant’Anna e del gruppo scout Prato 4. Tutti i riti sono presieduti dal vescovo Agostinelli.
A Galciana per il venerdì santo si terrà la tipica processione del Gesù morto, già arrivata al suo quindicesimo anniversario. La partenza è fissata per le ore 21 presso la chiesa della Visitazione, in via Lastruccia, e la cerimonia si concluderà con l’arrivo alla parrocchia di San Pietro. Come sempre ad aprire la processione ci saranno figuranti a cavallo; saranno presenti i Cavalieri del Santo Sepolcro. Quest’anno la celebrazione sarà inoltre particolarmente sentita: infatti si festeggia il preludio per il 50° della consacrazione della chiesa.
Come ogni anno ci sarà la consueta processione della reliquia della Santa Croce a San Giusto. Il ritrovo è alle 21 in chiesa, dove si terrà la lettura di un passo del Vangelo secondo Giovanni. Dopodiché la Compagnia inizierà il corteo per le vie del paese. La processione si concluderà con la benedizione finale nella piazza della chiesa. La celebrazione si prevede particolarmente sentita, vista la recente scomparsa del parroco, don Antonio Pivetta, che era solito portare la reliquia durante la processione.
A guidare la Via Crucis di Figline saranno i giovani e i ragazzi nella tradizionale ascesa al Poggiolo. Il ritrovo è alle ore 21 nel chiostrino, anche la Brigata dei fratelli della Misericordia prenderà parte al corteo.
Anche a Mercatale di Vernio si tiene la tipica processione del venerdì santo con il Gesù morto, alle 21 parte la processione guidata dal parroco don Alessandro Bigagli, che condurrà i fedeli per le vie del paese fino al termine della celebrazione nella parrocchia. A presenziare e animare il sacro appuntamento è la Compagnia del Crocefisso con le statue del Cristo deposto e della Madonna Addolorata.
Infine segnaliamo la Via Crucis di Comunione e Liberazione per le vie del centro storico con partenza venerdì 3 aprile, alle 13,30, da piazza San Niccolò.

Sabato santo, 4 aprile

In duomo, alle 9,30 si tiene l’Ufficio delle Letture e il Canto delle Lodi. Alle 22,30 ha inizio la solenne Veglia pasquale; tutte le celebrazioni sono presiedute da mons. Vescovo.
Nella basilica di S. Maria delle Carceri si tiene, alle ore 9,30, una preghiera particolare, «l’Ora della Madre»: con l’Addolorata si medita sul mistero della Croce.
Poi, alla mezzanotte, si scioglieranno in diocesi tutte le campane.

Domenica di Pasqua, 5 aprile

Al mattino del giorno di Pasqua, il vescovo Agostinelli prosegue la consuetudine diocesana celebrando la prima messa della domenica al carcere della Dogaia, concelebrata con il cappellano don Enzo Pacini alle 8,30 mentre alle 10,30, presiede in duomo la solenne messa del mattino. Nel pomeriggio, alle 17,30, canto dei Vespri solenni e al termine Ostensione del Sacro Cingolo. Quello del giorno della Risurrezione è il primo dei cinque appuntamenti in cui, durante l’anno, viene mostrata ai fedeli la Cintura della Madonna, insieme a primo maggio, 15 agosto, 8 settembre e Natale. Del resto la Cintura, tra i vari significati, è un segno «pasquale», legato com’è all’Assunzione della Vergine Maria al cielo.

In questi giorni, fino alla domenica di Pasqua, saranno presenti più sacerdoti in cattedrale per le confessioni.

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