13 Maggio 2015

55 discariche abusive in città: ecco come funziona la “filiera” dello smaltimento illecito


Scarti di lavorazione tessile, inerti, cartongesso, ingombranti, ma anche carta catramata e amianto. E’ questo il campionario dei rifiuti, mappati da Asm, che si trovano nelle tante discariche abusive disseminate in città. Per la precisione sono 55 i luoghi utilizzati ed individuati per l’abbandono illecito di rifiuti, la maggior parte dei quali si trova nella circoscrizione sud. Nel 2014 sono state raccolte 900 tonnellate di rifiuti abusivi, la stima per il 2015 è di 1250 tonnellate, a testimoniare che il fenomeno è in crescita e riguarda soprattutto i pronto moda che, invece di smaltire correttamente gli scarti tessili, preferiscono risparmiare e disfarsi illecitamente dei rifiuti. Una procedura che grava sulla collettività. Per il 2015 si stima che per costo di smaltimento e servizio serviranno 500mila euro per ripulire le strade. La polizia municipale ha intensificato i controlli, sono state posizionate telecamere per cogliere gli scaricatori sul fatto e, in alcuni casi, il posizionamento di catene o barriere ha scongiurato l’abbandono illecito. E’ ormai acclarato, infatti, che dietro lo smaltimento abusivo c’è una sorta di racket in mano a soggetti che, al costo di 50 centesimi al sacco, prelevano i rifiuti dalle aziende, li caricano su camion e poi li scaricano per strada in punti precedentemente individuati, possibilmente nascosti.

Per cercare di arginare il fenomeno e favorire i controlli il Comune potrebbe deassimilare tutti gli scarti tessili dal circuito dei rifiuti urbani, cosa che al momento avviene in parte, ma vedrebbe calare il gettito proveniente dalla Tari.

 

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uomolota
uomolota
8 anni fa

se il comune avesse costi più bassi, questo problema non esisterebbe.ma si vede che fa comodo a qualcuno…

Alessio santi
Alessio santi
8 anni fa

Prima i rifiuti erano anche le potature degli alberi… Strano che nella città’ che ha fatto e fa degli scarti tessili una risorsa, rigenerandoli, si assimilino gli scarti tessili a rifiuti invece che materia prima da riciclare e riutilizzare nell’industria tessile… Segno che interessa più’ i kg di spazzatura da fatturare che attivare una rete di riutilizzo degli scarti tessili