25 Maggio 2015

Elezioni regionali, Bugetti: “I pratesi non possono continuare a sentirsi insicuri. Anche la Regione deve fare la sua parte”


“Se chiediamo a un cittadino pratese se si sente sicuro nella propria città, la risposta nella maggior parte dei casi sarà negativa. Purtroppo. Contro il diffondersi di questa percezione, che si riflette sulla qualità della vita delle persone, dobbiamo intervenire al più presto: non possiamo permetterci che la seconda città del centro Italia, un distretto tessile che si presenta come eccellenza nel mondo, una città che si propone come turistica, sia vissuta come insicura dai propri cittadini”.  Non usa mezzi termini Ilaria Bugetti, candidata PD in consiglio regionale, quando parla del tema sicurezza. Che riguarda in primo luogo i cittadini, ma anche le imprese.
“Dal tavolo Prato è stato annunciato l’arrivo di 25 nuove forze dell ordine, 10 nuovi agenti, 10 carabinieri e 5 finanzieri. Questa è un’ottima notizia. Ma da soli non bastano – insiste la candidata al consiglio regionale del Pd – Occorre tenere alta l’attenzione su tutto il territorio e per questo, insieme al Governo, vogliamo chiedere alla Regione Toscana fondi e finanziamenti per la tutela del territorio”. Nello specifico gli interventi ai quali mira Bugetti riguardano l’illuminazione di parchi e giardini, colonnine sos diffuse anche lungo la pista ciclabile; un rafforzamento del Sert e delle altre realtà territoriali che rispondano all’emergenza della tossicodipendenza; incremento del personale della polizia penitenziaria che possa garantire corretto funzionamento della Casa Circondariale della Dogaia e garantire la certezza della pena. E l’incremento del personale del Tribunale, facilitato dalla definizione del bando di mobilità tra enti che deve essere operativo il prima possibile.
“Sono tutti interventi più o meno grandi, e nel complesso le amministrazioni che si trovano a sostenerli finiscono per non avere risorse e competenze sufficienti da impegnare per ciascuno dei diversi capitoli – spiega Bugetti . . Per questo, fin da ora e ancora con più autorevolezza una volta eletta in consiglio regionale, mi impegno perché non venga meno l’attenzione diffusa a più livelli istituzionali verso il nostro territorio e si portino in fondo le promesse fatte”. Dello stesso avviso il dirigente della Polizia di Stato, Luca Gorrone: “La sicurezza urbana e quella pubblica devono andare di pari passo. Non si può chiedere solo alle forze dell’ordine di fare la loro parte, a ciascuno la propria parte di responsabilità – aggiunge –  Credo sia importante parlare di sicurezza partecipata e iniziare a capire che la multiculturalità non solo è una risorsa, ma sarà per forza di cose il futuro”.

Bugetti non dimentica il capitolo delle imprese: “Bene il Patto per il lavoro sicuro che da mesi ormai porta nelle imprese iscritte alla Camera di Commercio la squadra interforze di ispettori coordinata dalla Regione che effettua ispezioni nei capannoni al fine di garantire la legalità. Ma il numero dei controlli non è mai sufficiente, a detta degli stessi tecnici impegnati – sottolinea la candidata Pd – è auspicabile un rafforzamento delle risorse e una stabilizzazione di questo particolare ambito di intervento, anche perché le sanzioni effettuate portano contributi da poter reinvestire nuovamente”.
“La Toscana non è terra di mafia, ma la mafia esiste. La mia esperienza professionale, e purtroppo anche personale, mi porta a dire che l’attenzione non deve mai calare” interviene Luigi Mattei, oggi in pensione, ex coordinatore
settore Anticrimine al Commissariato di Sesto Fiorentino, poi operativo presso Centro Interprovinciale Criminalpol Toscana e presso la Questura di Prato.
“Accanto ai 42 Comuni dell’area fiorentina anche i Comuni della provincia di Prato potrebbero aderire al Protocollo sugli appalti pubblici fortemente sostenuto da Mattei – conclude Bugetti sull’argomento – un protocollo che mette in contatto diretto le amministrazioni e le forze dell’ordine, che son così in grado di essere prontamente informate sui bandi e sulle aziende che vi partecipano, per procedere con eventuali verifiche. Soprattutto un protocollo che è in grado di controllare anche i subappalti per impedire infiltrazioni mafiose”.

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Duilio
Duilio
8 anni fa

La sicurezza? Io sono SICURO… che un ve lo ridò.

Aberto
Aberto
8 anni fa

Scusi ma Lei non é “compagna di merende” del delegato alla sicurezza di questa città!!!???? Di cosa sta parlando?! Roba da matti