Il Volley Prato veste la maglia azzurra e lo fa grazie ad Alberto Caselli. Palleggiatore, classe ’98 maglia numero 20 e con alle spalle già alcune presenza in Serie C, Alberto è stato convocato per i Campionati Europei EDSO (Organizzazione Europea Sport dei Sordi) di Parigi 2015 che si svolgeranno nella splendida cornice dell’Halle George Carpentier dal 1 all’11 luglio 2015. La notizia è arrivata al termine dell’ultimo allenamento della Nazionale Italiana FSSI (Federazione Sport Sordi Italia) tenutosi a Pomezia ad inizio maggio sotto la guida del direttore tecnico Marco Sabbatini e del Commissario Tecnico Stefano Gentile. Un riconoscimento importante per un atleta ancora giovane ma che è cresciuto moltissimo nelle ultime due stagioni. Un risultato fantastico per questo ragazzo studente dell’Itis Tullio Buzzi classe 3° Meccanica che si troverà a condividere questa esperienza con due pallavolisti toscani, come Lorenzo Verdecchia del Migliarino ed il livornese e più avanti nell’età Fischietto, ad appena un anno e mezzo dal suo ingresso nella Nazionale FSSI. Dieci le formazioni partecipanti e nel girone dell’Italia ci saranno Polonia, contro cui gli azzurri esordiranno il 2 luglio, Francia, Russia e Turchia. Insomma, un’esperienza da sogno per Alberto che ci ha regalato le sue prime impressioni su questa grande opportunità. Allora Alberto rappresenterai l’Italia e Prato agli Europei, una grande soddisfazione ed una grande responsabilità. “Sono contento e devo ringraziare la società del Volley Prato per avermi aiutato a conseguire questo risultato. E’ molto bello vestire la maglia azzurra e sarà bellissimo cantare l’inno nazionale”. Arrivi a questo risultato dopo aver fatto benissimo appunto con il Volley Prato. Come hai iniziato la tua carriera da pallavolista? “Dopo un’esperienza poco felice in un altro sport e seguendo un amico. Nella pallavolo mi sono subito inserito e non ho mai trovato difficoltà. Sono un giocatore come tutti gli altri e l’allenatore mi apprezza o mi riprende solo per quello che faccio in campo dal punto di vista tecnico”. Tra l’altro, a conferma di quanto dici, ti sei anche scelto forse il ruolo più complicato per un atleta non udente e cioè quello di palleggiatore, di chi deve guidare la squadra. “E’ un ruolo che mi ha dato l’allenatore. Mi ha detto che palleggiavo bene e che quello sarebbe stato il mio ruolo. Una scelta logica”. Cosa ti hanno detto i tuoi compagni del Volley Prato quando hanno appreso della convocazione? “Mi hanno fatto i complimenti ed insieme all’allenatore mi hanno detto che adesso dovrò allenarmi moltissimo per arrivare in forma a Parigi”.
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