Questione scrutatori per le elezioni, Petrella (ScpI): “Non sono stati privilegiati i disoccupati”

Disoccupati lasciati a casa e persone con regolare e stabile impiego chiamate a fare gli scrutatori: è la denuncia di Pasquale Petrella di Scelta Civica per l’Italia, che ha un’esperienza diretta di come – differentemente dall’indicazione del presidente della Regione, Enrico Rossi prima e del sindaco di Prato, Matteo Biffoni, poi – non siano stati privilegiati i cittadini senza lavoro per questo servizio straordinario.
“Ho provato un senso di grande frustrazione e di rabbia nello scoprire, casualmente in una discussione fra amici – racconta Petrella – che due di loro con un contratto di lavoro da anni in essere e a tempo indeterminato, sono stati chiamati per fare gli scrutatori e una terza amica da tempo disoccupata (così come il marito) e con due figli a carico non è stata chiamata. Come si è potuto verificare tutto questo? I due amici che faranno gli scrutatori avevano presentato la domanda molti anni fa e per loro la chiamata è stata una assoluta sorpresa. L’amica esclusa ha invece fatto una fila di tre ore due mesi fa per presentare la sua domanda sperando che quell’affermazione di Rossi e Biffoni fosse una opportunità. Così non è stato e allora chiedo a Biffoni cosa non ha funzionato? Quante sono le persone che pur avendo un lavoro stabile faranno gli scrutatori a scapito dei disoccupati?”. “E’ un momento difficile per molte famiglie – continua il rappresentante di Scelta civica per l’Italia – non so se il sindaco sia ancora in grado di poter correggere questa incredibile ingiustizia ma una cosa è certa, dove non arrivano la politica e la burocrazia può arrivare il buon cuore dei pratesi. Invito tutti coloro che hanno un lavoro a tempo indeterminato a rinunciare al loro incarico di scrutatore per permettere la chiamata di quei tanti disoccupati che sono rimasti esclusi”.