Dopo l’accordo con il Governo sui finanziamenti – i 31 milioni necessari saranno ripartiti tra Anas (11 milioni), Ministero delle Infrastrutture (5 milioni), Comune (9 milioni) e Regione (6 milioni) – il Comune inizia a progettare il raddoppio della Declassata al Soccorso con interramento. Ad occuparsi del progetto con ogni probabilità sarà l’ingegner Rossano Rocchi, che prenderà il posto di Lorenzo Frasconi, il quale ha accettato il prepensionamento proposto dall’amministrazione.
Entro tre mesi – così ha dichiarato il sottosegretario Lotti – il Governo si aspetta il progetto da portare al Cipe per l’approvazione dei finanziamenti. Un contributo alla progettazione potrebbe arrivare anche dai tecnici Anas. La giunta Biffoni ha intenzione di iniziare i lavori entro un anno e di concluderli entro la fine della legislatura.
Il primo obiettivo del Comune sarà evitare la paralisi del traffico durante i lavori, che potrebbero durare tre anni. Sono 50 mila i veicoli che ogni giorno transitano dalla strozzatura dell’attuale cavalcavia. La chiusura della Declassata e il dirottamento del traffico tra autostrada, Asse delle Industrie e viabilità ordinaria sono state sperimentate nei giorni dell’incendio alla falegnameria Puggelli: il risultato è stato il blocco del traffico in quasi tutta la città.
Il Comune lavorerà dunque per realizzare due strade parallele all’attuale Declassata, in superficie, su cui dirottare il traffico durante lo scavo del tunnel. Si tratta, in pratica, dei prolungamenti di via Tasso e di via dell’Autostrada, entrambi verso Pistoia. Per realizzare i nuovi collegamenti, il Comune deve entrare in possesso dei terreni: le trattative con i proprietari sono già avviate e ipotizzano anche il meccanismo della perequazione, ma non sono semplici. Oltre alla Legnami Puggelli, distrutta dal rogo e che riaprirà provvisoriamente in un altro capannone, altre attività insistono sui terreni, tra cui un’officina e due aziende tessili. In un caso si tratterebbe addirittura di demolire un capannone, per poter ricavare i 5 metri e mezzo di superficie necessari alla nuova strada.
Se il Comune riuscisse a realizzare le strade parallele di superficie alla Declassata, il cantiere potrebbe poi concentrarsi nello scavo del tunnel, lungo 800 metri, da dividere in due fasi, in modo da aprire dopo alcuni mesi almeno una prima metà del sottopasso e dare maggiori sbocchi alla circolazione. Per consentire invece di ridurre il periodo di chiusura di via Roma, saranno studiate soluzioni ingegneristiche che permettano il transito in superficie mentre nel sottosuolo lo scavo prosegue.
Per quanto riguarda il costo dell’opera, inizialmente stimato in 34,7 milioni, Comune e Anas contano di ridurre il budget necessario a 31 milioni, anche conferendo le terre di risulta degli scavi in un raggio di pochi chilometri e non viene escluso l’utilizzo della cava a La Querce.
D.Z.
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