“Non ho mai dato dei trogloditi ai cittadini pratesi e mai mi sognerei di farlo. Ho semplicemente detto che è un comportamento da trogloditi quello di non riconoscere i vantaggi che porta un ospedale moderno e tecnologicamente più avanzato”.
Così, Enrico Rossi, governatore uscente e candidato presidente del Pd alle prossime elezioni regionali ha risposto ad Alessandro Bonacchi, segretario del circolo di Rifondazione Comunista Carlo Giuliani Prato città, il quale dopo le dichiarazioni di sabato scorso di Rossi (leggi l’articolo), aveva lanciato sui social network il motto “Io sono troglodita”, aggiungendo: “Mi piaceva il vecchio e funzionante ospedale pubblico. A me non piace il nuovo ospedale privato di Prato”.
Bonacchi ha poi scritto una mail a Rossi rivendicando l’orgoglio pratese e le eccellenze della terza città del centro Italia.
Il governatore uscente ha risposto così: “Gentile signor Alessandro Bonacchi Non ho mai dato dei trogloditi ai cittadini pratesi e mai mi sognerei di farlo. Ho semplicemente detto che è un comportamento da trogloditi quello di non riconoscere i vantaggi che porta un ospedale moderno e tecnologicamente più avanzato. Questo lo dico ben consapevole che, come per tutti i cambiamenti, anche per il nuovo ospedale di Prato ci sono state alcune difficoltà iniziali. I problemi ci sono stati e ci sono ancora delle migliorie da fare, sulle quali stiamo lavorando, ma si è certamente fatto un notevole passo in avanti rispetto al passato. Continuare a guardare indietro e invocare il ritorno al vecchio e inadeguato ospedale è come voler regredire. E’ questo il senso della mia affermazione. Come vede non c’è, e mai ci sarà da parte mia, alcuna offesa agli abitanti di Prato con cui invece sono impegnato per modernizzare e far crescere una città che svolge un ruolo strategico per tutta la Toscana. Con i miei più cordiali saluti, Enrico Rossi”.
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