Voto favorevole al bilancio, Cenni risponde a Silli: “Nessun tradimento, altri consiglieri sono assenti quando c’è da tutelare i cittadini”

L’ex sindaco Roberto Cenni, candidato al consiglio regionale come capolista per Passione Toscana, risponde a Giorgio Silli, suo ex assessore e oggi capolista a Prato per Forza Italia. Silli si era detto allibito dal voto favorevole di Cenni, quale consigliere comunale, al bilancio 2014 e lo aveva accusato di essere passatoin pochi mesi da essere il capo dell’opposizione alla “stampella del Pd”. Dopo le punzecchiature sull’alleanza elettorale con Nuovo Centro Destra, unica forza politica che a Prato si è detta favorevole alla nuova pista di Peretola, Silli è dunque tornato all’attacco di Cenni, che si dice stanco di essere “strattonato” ai soli fini della campagna elettorale.

“Date le reazioni e l’insistenza su certi argomenti e da parte dei soliti soggetti, ci viene da pensare che la sua candidatura abbia scombinato i piani di molti, soprattutto nello schieramento di centrodestra” fanno sapere dall’entourage dell’ex primo cittadino, il quale sottolinea l’assenza del consigliere forzista Giugni alla commissione sul trasferimento della Varvarito a Casale.

“Qui si continua a mettere in dubbio la mia posizione che dovrebbe essere chiara in particolar modo a consiglieri ed assessori che sono stati per oltre cinque anni con me, a meno che molti non fossero assenti dal salone consiliare al momento della discussione – afferma Cenni -. Se avessero ascoltato avrebbero colto le dichiarazioni dell’assessore Monia Faltoni e della presidente della commissione due Cristina Sanzò, che indicavano tempi brevi per una mozione che riduca le tasse ai pratesi già dal 2015. Gli stessi che mi criticano e mi additano come traditore dei miei elettori, sanno perfettamente quale comportamento tengono quando c’è da intervenire contro le delibere della giunta Biffoni per difendere i diritti dei cittadini pratesi che li hanno votati, come per esempio contro quella che individua a Casale l’area dove trasferire la lavorazione degli inerti. Ebbene in quell’occasione al momento della votazione in commissione ad esprimere il no eravamo solamente il sottoscritto e Gabriele Capasso del M5S. Alzate solo polvere, come quella che farete respirare ai vostri concittadini.”