26 Giugno 2015

Banca Popolare di Vicenza, soci e clienti pronti all’azione legale contro la svalutazione delle quote


Soci e clienti pratesi della Banca Popolare di Vicenza si mobilitano e preannunciano un’azione legale per recuperare i soldi perduti con la svalutazione delle quote sociali dell’istituto di credito, decisa nel corso dell’Aaaemblea, lo scorso 11 aprile. In un solo giorno, per effetto di quel provvedimento, è andato perduto il 23 per cento del capitale investito.
Ieri pomeriggio – fa sapere l’architetto Tommaso Caparrotti, animatore del gruppo facebook BpVi ci rendi i soldi?” – si è tenuta una riunione nel corso della quale è stato fatto il punto sulle possibilità di recuperare gli importi. Soci e clienti lamentano difficoltà a vendere le azioni della Banca e temono un’ulteriore svalutazione. Di seguito l’intervento integrale di Tommaso Caparrotti.
“Il pomeriggio del 25 nella sede della Cooperativa Matteotti a Prato si è svolta una riunione dei ”Soci della Banca Popolare di Vicenza” ovvero di quei clienti della Banca che negli ultimi anni si sono visti affibbiare delle azioni che, come per incanto, dopo l’ultima assemblea dell’11 Aprile u.s. hanno scoperto che i risparmi che avevano affidato all’Istituto di Credito di loro fiducia erano improvvisamente diminuiti di un quarto.

Questi Pratesi non sono speculatori o di investitori abituali, ma clienti decennali che hanno creduto nelle parole e nelle garanzie di coloro ai quali avevano affidato i loro risparmi in cambio di risibili interessi e qualche spicciolo di commissione in meno sulle operazioni così ingiustamente onerose da parte di chi tiene i tuoi soldi e ne fa quel che vuole, magari prestandoli agli amici cari.

Questi Pratesi sono indignati, non si rassegnano ad essere depauperati di una fetta così grande di quanto hanno risparmiato lavorando e soprattutto non sono in grado di recuperare neppure quel poco che rimane dei loro investimenti: infatti i titoli non sono commerciabili e perciò debbono tenerseli fino a quando, attraverso fusioni, ricapitalizzazioni e quotazioni in borsa, non saranno ridotti al nulla o quasi.

Questi Pratesi hanno deciso di intraprendere un’azione legale nelle sedi e nei modi che almeno consentiranno a loro di non sentirsi degli ingenui, ma soltanto dei clienti traditi dalle promesse verbali e cittadini fiduciosi che hanno preferito guardare in faccia il funzionario che parlava di garanzie e sicurezza piuttosto che leggere 10 pagine di caratteri minuscoli assolutamente incomprensibili.

Questi signori ci comunicano solo un messaggio: non fidatevi di nessuno e non firmate mai niente neppure se viene da un fidato collaboratore. Vogliamo davvero che questo tipo di relazioni e questi personaggi siano la regola del nostro modo di vivere?”.
Tommaso Caparrotti

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ortensia
ortensia
8 anni fa

A parte di come sono state “affibbiate” queste azioni, chi le ha acquistate ed ha compilato una Mifid con cui riconosce la propria competenza e propensione al rischio in materia di investimenti la vedo dura per riavere quanto perso nella svalutazione. Il mercato azionario e’ pieno di insidie e per questo si chiama “capitali di rischio”.

luciano
luciano
8 anni fa

Buongiorno a tutti mi chiamo luciano e come tutti voi soci, sono stato truffato dalle parole consolidate e rassicuranti della banca pop di Vicenza nel propormi le azioni ma la cosa peggiore me le hanno obbligate per concedermi un piccolo mutuo.
Forse il capitale investito rispetto ad altri e minimo ,si parla di 100 azioni ma quello che mi fa rabbia il modo in cui hanno agito per rubare a noi soldi guadagnati con sudore e fatica. Intanto in attesa di una risoluzione a nostro favore io cambio banca…gradirei avere info sui sviluppi del caso sperando in bene
grazie