30 Giugno 2015

Dopo 24 anni di servizio il dottor Ricci va in pensione: è stato il primo direttore sanitario della ASL 4 di Prato


Una delle ultime operazioni che ha dovuto coordinare, nel suo ufficio al primo piano di via Lavarone al Dipartimento di Prevenzione, è stata la campagna di vaccinazione anti meningococco C, promossa dalla Regione Toscana a seguito dei casi di meningite verificatisi dallo scorso aprile. E, ancora una volta, ha dimostrato la competenza, disponibilità attenzione ed etica straordinarie, qualità che da più parti, anche in occasione di questo traguardo della pensione, gli sono state riconosciute e sottolineate.
Ultimo giorno di lavoro, oggi, per Luigi Ricci, il direttore del Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica della ASL di Prato: da domani, 1° luglio andrà in pensione. Originario di Allerona in provincia di Terni, dopo aver ricoperto vari incarichi come medico condotto a Bagno a Ripoli e ufficiale sanitario a Campi Bisenzio, arriva a Prato nel 1991 ed assume l’incarico di “primario di igiene e sanità pubblica”. Dal 1995 al 2000, sotto la guida del direttore generale Carlo Montaini, è stato direttore sanitario della Usl 4 di Prato, per poi riprendere il suo incarico all’unità operativa di igiene e sanità.
Tanti i ricordi di questi anni di attività, tra l’immigrazione delle comunità straniere e i rapporti con il pubblico, sempre caratterizzati da grande serietà ed etica.
Nel ringraziare tutti, colleghi e amministratori, cittadini e territorio tutto, Ricci dedica un pensiero speciale a Carlo Montaini, primo direttore generale dell’unità sanitaria di Prato.
“Dedico la mia vita professionale a Prato al ricordo di Carlo Montaini, un incontro davvero molto importante per me. Una persona con la quale ho lavorato bene nel rispetto delle regole e della laicità delle decisioni”, dice commosso il dotto Ricci, che continua:“Ringrazio tutti i cittadini della provincia, da Cantagallo a Carmignano, i vari sindaci che si sono succeduti in questi anni, per l’accoglienza, l’affabilità e la collaborazione che ho trovato a tutti i livelli”. Un pensiero speciale, poi, il dottor Ricci lo ha voluto riservare ai suoi colleghi e collaboratori e alla direzione della Asl, dove ha incontrato “persone di grande spessore umano e professionale”. Il dottor Ricci, nonostante la pensione, non starà inattivo, perché l’Università di Firenze lo ha già contattato per pubblicare alcuni sui studi e ricerche sulla tubercolosi.
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