18 Giugno 2015

Il Crocifisso dell’oratorio del Pellegrino rivive in Santa Trinita: oggi la presentazione del progetto


L’affresco dell’oratorio di via del pellegrino rivive grazie a 20 studenti dell’istituto di design e di Belle Arti dell’Università New Haven: oggi, giovedì 18 giugno, dalle ore 18 in via Santa Trinita 22 sarà presentato il progetto “La città invisibile”. All’interno di un fondo del centro storico rivivrà il Cristo conservato nell’antico oratorio pratese – chiuso al pubblico – sede che ha dato i natali alla Misericordia di Prato. L’opera è stata scelta come fulcro del progetto perché esprime il gusto della committenza a Prato alla metà del Trecento e racconta, con i suoi numerosi spostamenti, le trasformazioni di un quartiere come quello di Santa Trinita. Questo pomeriggio saranno presenti il direttore Kevin Murphy e la professoressa Laura Marsh, della New Haven, la storica dell’arte Veronica Bartoletti e Matteo Nincheri della Stratos spa, oltre a rappresentanti del Consorzio Santa Trinita, promotori del progetto. Tutti sono invitati a partecipare.

GLI SPOSTAMENTI DEL CROCIFISSO DELL’ORATORIO DEL PELLEGRINO: La cronistoria degli spostamenti dell’affresco evidenzia la sua importanza e la devozione che gli era tributata. Bonaccorso di Cino dipinse intorno al 1350 un affresco, che rappresenta la Crocifissione ed i simboli della passione, perla Badiadi santa Maria a Grignano, chiesa del monastero vallombrosanodocumentato a Prato dal 1130 e si trovava al di fuori delle mura, circa un miglio e mezzo a sud dell’abitato. Il monastero si trasferì all’interno della nuova struttura difensiva che si andava costruendo nel XIV secolo e delimitò i suoi confini proprio con la cerchia muraria. La chiesa ed il monastero furono molto fiorenti nel Trecento ma persero successivamente di importanza tanto che nel 1651la Badiafu concessa in enfiteusi a Francesco Fazzi ed ai suoi eredi per tre generazioni. Questi scelse l’area come il luogo dove si sarebbe insediatala Compagniadel Gesù a Prato e dopo altre numerose vicende la costruzione, iniziata nel 1692, del Collegio Cicognini grazie al lascito testamentario di Francesco Cicognini. Al momento della costruzione dell’ala dove oggi si trova il refettoriola Badiadi Santa Maria a Grignano doveva essere demolita, per cui si decise nel 1720 di trasferire il venerato affresco con la Crocifissione ed i simboli della passione in uno degli altari laterali della nuova chiesa dei Gesuiti. Nel 1773 fu soppressala Compagniadel Gesù ed il Collegio fu retto da amministratori che decisero, in accordo conla Curia,di sconsacrare la chiesa dei Gesuiti e di trasformarla nel teatro della scuola. Nel 1776 si decise di trasferire il venerato affresco nella confraternita di San Biagio, oggi non più esistente ma ubicata nell’immobile all’angolo tra le attuali via Cambioni e via Cicognini. In seguito alla soppressione della Confraternita di san Biagio l’affresco con la fu trasferito nella sede attuale, Oratorio della Compagnia del Pellegrino, fondata nel 1588-89 inseguito al ritorno da un pellegrinaggio a Loreto di alcuni fedeli che riportarono a Prato un Crocifisso, oggi nella chiesa della Misericordia, e costituirono una confraternita con fini assistenziali e caritatevoli, soprattutto nel momento della morte.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments