3 Giugno 2015

Jovanotti incontra gli studenti dell’Università: “Renzi? Fa parte della debolezza della politica” VIDEO


L’accoglienza è quella tipicamente riservata a una rock star, ma in questa giornata all’università di Firenze Lorenzo Jovanotti ha smesso i panni di cantante per vestire quello di motivatore. Davanti a centinaia di studenti, fra cui molti ragazzi pratesi, impegnati a scattare foto, a riprendere l’incontro col cellulare e a far domande, Lorenzo ha regalato un ritratto dell’Italia vista dal suo punto d’osservazione: un’Italia ringiovanita, ma prigioniera di una classe politica debole, sostituita da tecnocrati alla disperata ricerca di consenso, che hanno finito per spegnere gli entusiasmi. Una critica che non ha risparmiato quasi nessuno, neppure il presidente del consiglio. “Renzi non mi sembra un tecnocrate; tuttavia, lo includerei nel fenomeno della debolezza della politica” ha detto Jovanotti, parlando con i giornalisti a margine dell’incontro con gli studenti.

“Di fatto, ora c’è una grande debolezza della politica nei cambiamenti – ha aggiunto -. Prova ne è che nei media non c’è mai stata così tanta politica in Italia; le prime 10 pagine di tutti i grandi quotidiani parlano sempre solo di questo. Ma quando si parla così tanto di una cosa che sembra che esista solo quella, allora vuol dire che non conta niente. Questa è una sensazione che ho sia da lettore, che da viaggiatore. In questo senso l’Italia è un’anomalia, sembra un po’ un paese del sud del mondo, un po’ da Sudamerica; fortunatamente abbiamo anche un’altra anomalia, la nostra vitalità”. Poco prima, scherzando con lui, alcuni cronisti, in considerazione delle dichiarazioni pro Renzi fatte in passato, hanno definito Jovanotti ‘cantautore del governo’. Una battuta su cui l’artista ha voluto soffermarsi: “Io non sono il cantautore del governo – ha detto – io sono libero ed esprimo liberamente le mie opinioni, sempre”.

Questo, ha detto Lorenzo, ha reso tutto più complesso per i giovani che però non devono smettere di inseguire i loro sogni con coraggio. Ed ecco il passaggio della discordia: Lorenzo ha raccontato di alcuni grandi festival negli Stati Uniti cui ha partecipato e in cui decine di ragazzi lavorano gratis pur di farlo nel mondo della musica, il mondo che amano. Qualcuno in platea ha storto il naso e in conferenza stampa Lorenzo ha spiegato meglio il messaggio che voleva mandare.

 

Poi, di fronte alle domande dei giornalisti, ha detto la sua sull’esito delle regionali e le spaccature all’interno del Partito Democratico. “Il Pd è un partito enorme, non è un monolite, dove tutti devono dire e pensare la stessa cosa – ha affermato Lorenzo Cherubini -. Nel Pd c’è un fermento che non può che essere positivo; guai se il Pd fosse un partito persona.La volevamo la vocazione maggioritaria? Ecco, questa prevede che all’interno di un grande partito come il Pd – ha aggiunto il cantante – ci siano voci diverse, correnti; è normale. Poi succede che a sinistra c’è sempre chi vuole essere più a sinistra degli altri; a destra questo non succede o succede meno, ma quello che conta è che alla fine le elezioni si vincono sempre al centro: in Italia come anche all’estero”.

Sul crollo dell’affluenza alle regionali “è un problema legato all’immagine poco seria che dà la politica di sé”. Lo ha detto Jovanotti oggi a Firenze. “I ragazzi non si appassionano – ha aggiunto – la politica non riesce ad emozionarli; in una certa fase della mia vita, quando ero più giovane, invece, le elezioni mi emozionavano”, ha poi raccontato Lorenzo. “Non da ragazzino – ha proseguito -. Mi ricordo che a 18 anni, quando facevo il dj, della politica non me ne fregava nulla, una volta scrissi pure James Brown sulla scheda. Ma poi ho capito la tragedia del non votare: se non lo fai, poi comunque qualcuno decide lo stesso. Dunque da allora quando si vota mi alzo e vado”.

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pisolo
pisolo
8 anni fa

Ora Jovanotti e pontifica anche sulle cause del crollo dell’affluenza alle elezioni! Prima a parlare nelle scuole chiamavano uomini di solida formazione culturale, oggi si chiama Jovanotti e poi ci si lamenta che i giovani son come sono. Se le guide son queste cosa vuoi sperare. Peccato che Giuliano Pugi gli è morto , altrimenti con i tempi che corrono ci sta che chiamassero lui a tenere qualche lezione magistrale nelle scuole!

uomolota
uomolota
8 anni fa

ah bene continua la propaganda del pd. per me non vende più neanche un disco.