21 Giugno 2015

Profughi, al via l’attività per 20 volontari: pulizia del verde, servizio all’Emporio e ai circoli Arci


E’ iniziata oggi, lunedì 22 giugno, l’attività del progetto di volontariato “Accoglienza straordinaria e impegno civile”, rivolto ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che al momento sono accolti nelle strutture di emergenza del Comune di Prato. “Questo progetto – ha affermato il vice sindaco e assessore alle politiche per la Cittadinanza Simone Faggi – va nella direzione del percorso di inclusione dei richiedenti asilo presenti in città. L’inclusione – prosegue Faggi – si declina anche con azioni attive e positive nei confronti della comunità che accoglie queste persone”. Venti i volontari selezionati. Sedici di loro si occuperanno di pulizia di aree verdi sulle piste ciclabili comunali e indosseranno pettorine di riconoscimento arancioni riportanti la scritta “VOLONTARIO – Accoglienza e Impegno Civile”; due affiancheranno i volontari nelle attività dell’Emporio Caritas e due presteranno attività di volontariato in tre Circoli ARCI di Prato. Il progetto è il frutto di un’intesa, sottoscritta poco più di un mese fa da Comune di Prato (ente coordinatore del progetto), Caritas, Arci solidarietà Prato, Cooperativa sociale 22 onlus, Consorzio Astir, Cooperativa sociale Pane&Rose e Asm, che prevede l’impiego dei richiedenti asilo e rifugiati in attività di volontariato presso le associazioni aderenti all’accordo, in eventi o campagne come “Puliamo il mondo”, la “Settimana antirazzista” e la “Giornata dell’handicap” promosse dalle organizzazioni di volontariato e del terzo settore, attività di collaborazione e supporto a Uffici e Servizi comunali che svolgono attività culturali, sociali e di inclusione, in caso di eventi straordinari o di protezione civile e infine per interventi di tutela e decoro delle aree e degli spazi pubblici e delle strutture presenti (ludiche/sportive/ricreative), in collaborazione con Asm e Asm Servizi, che in questo caso forniranno anche il vestiario e gli strumenti da lavoro. L’obiettivo della convenzione, della durata di due anni, è puntare sul volontariato come leva di integrazione per i migranti, nell’ottica del miglioramento delle loro competenze di socializzazione, di alfabetizzazione e di inserimento nella società. Prato ha quindi già messo in pratica quanto suggerito il mese scorso nell’incontro Stato-territorio al Viminale dal ministro dell’Interno Alfano, che aveva invitato gli enti locali ad impiegare gratuitamente i profughi in lavori socialmente utili. 

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Duilio
Duilio
8 anni fa

Fate vedere agli Italiani come si puliscono il verde e le ciclabili! Fatevi onore.

DUBBIOSO
DUBBIOSO
8 anni fa

Ma questo lavoro non potrebbe essere fatto anche dai nostri cassintegrati e disoccupati? Ma siamo sicuri che dopo un pò di tempo non spetta di diritto assumere queste persone? Io ho qualche dubbio non pongo altre domande, e voi?

Maurizio
Maurizio
8 anni fa

Bravi guardiamo il futuro insieme uniti.

Stefania
Stefania
8 anni fa

Se avevan voglia di lavorare e legalità stavano al suo paese. L’ Italia era distrutta dopo la guerra ed eravamo stati sotto dittatura. I nostri nonni avevano solamente la voglia di lavorare e nulla più.