1 Giugno 2015

Regionali, Ciolini e Bugetti entrano in consiglio: ecco tutte le preferenze


I votanti pratesi hanno scelto Enrico Rossi come governatore della Toscana: con 34.846 schede (il 43,67% delle preferenze) sarà presidente della regione per altri cinque anni. Nella sua coalizione il Pd e il Popolo Toscano: i primi hanno raggiunto il 43%, con oltre 33mila voti, i secondi poco più dell’1%. Per quel che riguarda le preferenze, il capolista Nicola Ciolini (ex vicesindaco di Montemurlo) si attesta al primo posto con 7430 voti, oltre il 35%. Seguono Ilaria Bugetti (ex segretario provinciale del Pd di Prato) con il 30,91% (6529 preferenze) e Aurora Castellani, già assessore al Comune di Vaiano, con quasi il 16% (3372 voti). In coda Rudi Russo con il 9,5%, Lorenzo Marchi con il 4,61% e Luisa Peris con il 3,84%. Sicuramente siederà tra i seggi del consiglio regionale Ciolini e sembra che anche la Bugetti possa aspirare ad un posto in Regione: ancora è ufficioso, ma pare che – conti alla mano – l’ex sindaco di Cantagallo possa rappresentare la nostra città con un secondo consigliere. “È evidente che Prato ha una media diversa rispetto a quella regionale – sono le prime parole di Gabriele Bosi, segretario provinciale del Pd, presente nel nostro speciale dell 7:45 del mattino – non è un mistero che Prato e la piana fiorentina siano critiche contro Rossi per l’ampliamento di Peretola. Ma il consenso è evidente e non c’è nessuna forza politica in grado di competere con il Pd. La vittoria di Rossi in toscana è la miglior vittoria di un candidato Pd rispetto alle altre regioni”.
Secondo posto per Claudio Borghi con il 24% (19mila voti circa): un boom della realtà della Lega Nord a livello cittadino e regionale (lo scorso anno a Prato non aveva raggiunto nemmeno il 10%). Hanno trainato Borghi proprio il 17,52% dei voti della Lega nord e il 6% di Fratelli d’Italia-alleanza nazionale. Tra le preferenze, da sottolineare le 2770 di Patrizia Ovattoni, capolista del partito di Matteo Salvini, ma anche le 2452 di Aldo Milone, capolista della lista di Giorgia Meloni.Proprio l’ex assessore alla sicurezza della Giunta Cenni ha raccolto quasi i tre quarti dei voti di Fratelli d’Italia. “Eravamo sicuri di essere la seconda forza politica in Toscana – ha detto Cheti Cafissi della Lega Nord alla nostra emittente – grazie a Salvini siamo cresciuti e grazie anche al candidato Borghi. La Lega è un partito presente sul territorio e questo risultato lo conferma. La gente è stanca e il voto non è solo di protesta: vogliamo risolvere i problemi che oggigiorno li attanagliano”.
Al terzo posto Giacomo Giannarelli del Movimento 5 Stelle, che sfiora il 15%; nella sua lista la capolista Manuela Gennari raccoglie 2143 preferenze. Il candidato del centrodestra Stefano Mugnai non supera l’8,75%, con un crollo sostanziale rispetto alle regionali di cinque anni fa. Tra i suoi candidati Giorgio Silli, capolista, raccoglie 2229 schede sulle 3584 totali. La sinistra radicale di “Sì Toscana a sinistra” si attesta al 6,43% di Tommaso Fattori. La percentuale della lista si ferma al 5,94%, con il voto disgiunto che ha fatto prevalere il nome del candidato a quello della lista che lo sosteneva. Chiudono il cerchio dei candidati Giovanni Lamioni, con l’1,93% dei voti (il suo capolista Roberto Cenni non raggiunge i 900 voti) e Gabriele Chiurli con lo 0,33%.

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mara
mara
8 anni fa

Ora i pratesi si meritano davvero i voli degli aerei di Firenze sulla testa

miryan
miryan
8 anni fa

Quanti asini con il paraocchi che ci sono a Prato!!!!Ti fanno rimanere senza parole!

Duilio
Duilio
8 anni fa

Esatto: ci s’ha proprio quello che ci si merita.

valentino
valentino
8 anni fa

Piu di un pratese su due si e’ strafregato di andare a votare. chi ha votato la meta’ ha dato il voto a chi sta distruggendo la citta’. Prato si merita questo ospedale gli aerei la micro e grande criminalita’.